Ho appena sentito un terremoto in Italia: dove? La mappa in tempo reale dell'INGV
Se hai appena sentito un terremoto in Italia, ecco dove trovare le informazioni ufficiali, gli ultimi eventi sismici in tempo reale e le informazioni dettagliate dell'INGV, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologico, che è il punto di riferimento prestigioso ed ufficiale in caso di terremoti.
L'Italia, lo sappiamo, è un territorio sismico, dove i terremoti sono piuttosto frequenti. In alcune zone la probabilità che si verifichi un forte terremoto è maggiore rispetto ad altre, e queste sono considerate zone ad alta pericolosità sismica. In altre la probabilità è minore e la pericolosità è più bassa. In generale però, tutta l'Italia è soggetta a terremoti. Ogni punto del paese è inserito in una classificazione sismica che va da 1 (massima pericolosità) a 4 (pericolosità bassa), che andrebbe conosciuta.
Questo per via della storia geologica del territorio in cui ci troviamo, che è geologicamente giovane, attraversato da un limite tra due placche tettoniche, modellato da due catene montuose in costante movimento - soprattutto quella degli Appennini - e da una estesa fascia di vulcani che interessa tutta l'Italia tirrenica centro-meridionale.
Vivendo in Italia, è quindi molto probabile che prima o poi si avverta un terremoto. La maggior parte delle volte, per fortuna, si tratta di terremoti che non causano danni, ma avvertire una scossa sismica causa molto spesso apprensione e genera molte domande.
Appena si avverte una scossa, anche se piccola, ci si chiede subito dove sarà stato l'epicentro, e se in altre zone ci saranno stati danni. Se invece la scossa avvertita è forte, si può avere paura di repliche, e le domande aumentano. In questo articolo presenteremo quindi i siti ufficiali da consultare per avere le risposte alle domande che si possono avere in caso di terremoto in Italia.
Ho sentito un terremoto: dove l'epicentro? Quale la magnitudo?
La prima cosa che ci si chiede quando si avverte un terremoto è: dov'è stato l'epicentro, e quanto è stato potente?
Un terremoto si origina per una rottura improvvisa della roccia in profondità (diversi chilometri sotto di noi), in un punto della crosta terrestre chiamato ipocentro. L'epicentro è il luogo della superficie terrestre che si trova subito sopra l'ipocentro, in superficie, e di solito è l'area più colpita dal terremoto.
In Italia l'ente statale che si occupa di registrare i terremoti è l'INGV (Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia), che monitora 24 ore su 24, 7 giorni su 7, l'attività sismica nel territorio italiano. L'INGV pubblica i dati, pochi minuti dopo un evento sismico, su una pagina pubblica consultabile da tutti, che si può visitare a questo link.
In questa pagina si trova una lista degli ultimi terremoti registrati in Italia, ed anche i forti terremoti avvenuti in altri punti del pianeta. I forti terremoti sono capaci infatti di generare onde sismiche che attraversano il pianeta, e vengono rilevati dagli strumenti posizionati in Italia. Oltre alla lista si può consultare anche la mappa con gli ultimi eventi sismici.
Consultando questa pagina dell'INGV si può avere una prima informazione su dove si è verificato il sisma che abbiamo appena avvertito. L'informazione che viene fornita dall'INGV indica il nome del comune italiano più vicino all'epicentro, con il numero di km e la posizione cardinale. Ad esempio, il terremoto avvertito in provincia di Firenze il 18 settembre 2023, viene indicato dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia così: "3 km SW Marradi (FI)", che sta ad indicare i chilometri di distanza dell'epicentro dal comune di Marradi, nel fiorentino, e la posizione (sud-ovest). Vengono indicate anche le coordinate geografiche.
L'altro dato fondamentale che viene fornito è la magnitudo, che esprime la potenza sprigionata da un terremoto. I terremoti più dannosi che hanno colpito l'Italia negli ultimi anni hanno avuto magnitudo superiore a 5.0, quelli che causano danni molto gravi hanno solitamente magnitudo vicina o superiore a 6.0. In tempi storici l'Italia è stata colpita anche da devastanti terremoti di magnitudo prossima o superiore a 7.0, anche se questi sono piuttosto rari in confronto ad altre aree del pianeta (come il Giappone).
L'importante differenza tra magnitudo e intensità
Il dato della magnitudo è importante e ci fa capire quanto potente è stato il terremoto che è avvenuto. Ma non è l'unico parametro da considerare. Nel luogo in cui ci troviamo potremmo aver avvertito una forte scossa verificatasi a 100 km di distanza, oppure una scossa di magnitudo moderata, avvenuta a pochi chilometri da noi.
Ad esempio, il 6 aprile del 2009, o il 24 agosto del 2016, i forti terremoti (di magnitudo prossima a 6.0) che sconvolsero L'Aquila e la zona di Amatrice, causando purtroppo centinaia di vittime, vennero avvertiti anche ad oltre cento km di distanza dall'epicentro. A quella distanza dall'epicentro non ci furono crolli, ma la gente si svegliò nel cuore della notte spaventata (entrambe le scosse avvennero nel cuore della notte).
Una situazione simile può avvenire quando un terremoto meno potente, ad esempio di magnitudo 3.0, o 4.0, avviene molto vicino a noi, e quando l'ipocentro (la profondità della rottura delle rocce sotto di noi) è superficiale. In quel caso, a cento chilometri di distanza dall'epicentro non si avvertirà nulla, ma chi si trova a poca distanza dall'epicentro avvertirà distintamente il terremoto.
È quanto sta accadendo negli ultimi mesi nell'area di Napoli, per una serie di sciami sismici che si stanno verificando ai Campi Flegrei. Si tratta di eventi sismici con una magnitudo inferiore rispetto ai grandi eventi che scuotono l'Appennino, ma avvengono a pochissima distanza da centri abitati e ad una profondità molto superficiale, per questo vengono avvertiti distintamente.
Introduciamo quindi il concetto di intensità: questa ci indica quale impatto ha un terremoto nel punto in cui ci troviamo, indipendentemente dalla magnitudo, e viene indicata utilizzando la scala Mercalli.
Segnalare l'impatto di un terremoto con un questionario anonimo
In Italia si può segnalare all'INGV l'impatto che un evento sismico ha avuto nella propria località compilando un questionario anonimo, che si trova nella pagina "Hai sentito il terremoto"? Qui, ognuno può segnalare quale effetto ha causato il sisma nel luogo in cui si trova, e permette all'INGV di ricostruire l'intensità dell'evento sismico.