Grande ondata di maltempo invernale sull'Europa: i dettagli
Gli effetti di questo stratwarming iniziano ad avere i primi risentimenti anche sulla circolazione generale atmosferica in Europa, con la discesa delle prime vere ondate di freddo. Ecco cosa sta succedendo e le previsioni per i prossimi giorni.
Gli effetti di questo “stratwarming” iniziano ad avere i primi risentimenti anche sulla circolazione generale atmosferica in Europa, con la discesa delle prime vere ondate di freddo che per ora interessano il settore più occidentale del nostro continente.
Mentre le nostre regioni meridionali, la Grecia, i Balcani e gran parte dei paesi dell’Europa centro-orientale sono alle prese con un richiamo di aria calda sub-tropicale continentale, partita direttamente dai deserti dell’Algeria meridionale e della Libia occidentale, poco più ad ovest si assiste alla discesa di un blocco di aria molto fredda, di tipo polare marittima, che scivola fin sull’entroterra desertico di Marocco e Algeria occidentale.
Freddo e neve invadono Spagna, Francia, Isole Britanniche e centro Europa
Nelle scorse ore l’ondata di freddo, polare marittima, che alimenta l’intensa avvezione calda sul bacino centro-orientale del Mediterraneo, ha invaso il Portogallo, la Spagna e buona parte della Francia, determinando un brusco calo delle temperature e l’abbassamento della quota dello “zero termico”.
Sui rilievi della Spagna centro-settentrionale di neve ne è caduta davvero tantissima, fin dalle bassissime quote, specie sulle montagne Cantabriche, sui Paesi Baschi e lungo il versante settentrionale dei Pirenei, dove si registrano accumuli di oltre 2 metri in quota.
Proprio qui i freddi venti da Nord e N-NO, in discesa dal Polo, hanno addossato una compatta nuvolosità da “stau” (sbarramento orografico), per l’effetto “trampolino” degli stessi contrafforti montuosi (i quali costringono l’aria fredda a sollevarsi verso l’alto raggiungendo velocemente la saturazione e condensandosi in imponenti annuvolamenti), dando luogo a precipitazioni sparse risultate nevose fin quasi a quote collinari.
Nevicate diffuse e gelate non hanno risparmiato neppure le Isole Britanniche, dal nord Irlanda fino al sud dell’Inghilterra, interessate direttamente dalla discesa del primo nucleo di aria molto fredda, in scivolamento dalle latitudini artiche norvegesi. La neve ha imbiancato diverse città, fra cui Manchester, Leeds, Liverpool, con accumuli che nelle campagne hanno superato pure i 10 cm.
Nevicate abbondanti sul nord della Spagna
Le precipitazioni nevose fresche, a tratti rese intense e persistenti dal “forcing” orografico eretto da questi rilievi nei confronti della fredda ventilazione settentrionale, hanno favorito importanti accumuli di neve fresca sulle aree montuose pirenaiche. Localmente, nei punti maggiormente esposti a nord, gli accumuli di neve fresca hanno raggiunto i 40 cm, arrivando a superare il mezzo metro di spessore.
Fenomeni che date le isoterme, particolarmente basse, e l’abbassamento della quota dello “zero termico”, hanno assunto prevalente carattere nevoso fin da quote molto basse. Queste nuove precipitazioni prodotte dall’instabilità all’interno dell’aria fredda post-frontale hanno colpito gli esposti versanti settentrionali, dei Pirenei che della Cordigliera Cantabrica, dove la neve fresca ha imbiancato per bene le principali vette, dipingendole di bianco fino alle sottostanti vallate.
In alcune strade di montagna della Spagna settentrionale, causa la probabile formazione di insidiose lastre di ghiaccio sulle zone innevate di fresco, è stato reso obbligatorio l’utilizzo delle catene e delle gomme da neve.
Gelate diffuse tra Spagna e Francia
Gli effetti di questa irruzione fredda, di origine marittima, si sono avvertiti in tutto il Paese, e persino nelle aree interne dell’Andalusia, nel profondo sud della Spagna. Stamattina all’aeroporto di Granada è stata registrata una temperatura minima di ben -6,8°C. Notevoli pure i -5,1°C della città di Salamanca, ubicata a poco più di 800 metri di altezza, o i -4,9°C di Girona, nel nord della Catalogna.
Anche in Francia il freddo si è fatto davvero molto intenso, con gelate intense e diffuse, dall’estremo nord, fino alle coste che si affacciano sul Mediterraneo. Nella giornata di ieri il passaggio di un sistema frontale oceanico, a contatto con lo strato di aria fredda già presente nei bassi strati, ha prodotto nevicate fino in prossimità della pianura nel sud della Francia, tra Provenza, Savoia e Occitania. I fiocchi di neve hanno imbiancato città come Chambery e Aubord.
Il freddo si estenderà anche verso est entro metà mese
Questo esteso blocco di aria fredda presente sull’Europa occidentale, nel corso dei prossimi giorni, dovrebbe estendersi verso est, andando ad interessare pure la Mitteleuropa, l’Europa orientale e l’area balcanica, finora risparmiata dal freddo.
In queste aree continentali si andrà a isolare un primo “serbatoio di aria gelida”, pronta a scivolare sul Mediterraneo non appena sui mari attorno l’Italia si svilupperà la giusta depressione, pronta a risucchiare tutta quell’aria fredda e densa verso le nostre regioni, con conseguenti ondate di freddo e nevicate fino a quote molto basse, se non al piano.