Sapevi che le bambine di 6 anni trovano già motivi per rinunciare alla scienza?
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Science, a sei anni le ragazze cominciano a percepirsi come meno dotate di talento scientifico rispetto ai ragazzi. Nella Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, affrontiamo questo problema “endemico” di cui soffre la società nel suo insieme.
Lo studio è stato realizzato nel 2017 dalla rivista Science, in collaborazione con le università di Princeton, New York e Illinois, su 400 bambini e bambine di 5, 6 e 7 anni. È stato riscontrato che, mentre a 5 anni i bambini e le bambine percepiscono positivamente il proprio genere per tutti i tipi di sfide e discipline, a partire dai 6 anni la situazione cambia.
Le bambine di 6 anni associano l'essere una persona brillante al genere femminile solo nel 48% dei casi, mentre i bambini lo fanno nel 65%. In un altro test, sono stati presentati loro due giochi da tavolo, uno per persone “molto, molto intelligenti” e l’altro per persone che si impegnano molto. Le bambine erano molto meno interessate al gioco per le persone “molto molto intelligenti”.
Lo studio ha permesso ai ricercatori di giungere alla conclusione che a partire dai 6 anni, le bambine cominciano a credere di essere meno capaci di svolgere compiti o di affrontare sfide legate al genio e all’intelligenza, cosa che gli stessi ricercatori hanno classificato come “scoraggiante” e molto triste.
I riflettori accesi sugli stereotipi di genere
I dati evidenziano come gli stereotipi di genere, i modelli culturali e, in generale, l’ambiente, influenzino i ragazzi e le ragazze molto presto, ancor prima che possano sviluppare la loro capacità critica. E, anche se a quell’età le bambine non devono decidere quale carriera professionale vogliono intraprendere, quell’idea che hanno delle proprie capacità continua ad accompagnarle e si riflette poi nelle loro decisioni su quale carriera scegliere.
I tentativi di colmare questo divario, che si traducono principalmente in politiche di uguaglianza, non sembrano dare i risultati attesi, dato che queste differenze continuano ad accentuarsi.
Se guardiamo, ad esempio, ai dati universitari globali, solo il 16% delle donne sceglie carriere legate alla scienza e alla tecnologia. In questo modo il problema si sposta al mondo del lavoro, dove la stragrande maggioranza dei professionisti di queste discipline continuano ad essere uomini. Di conseguenza, continuiamo a non avere abbastanza punti di riferimento per ispirare le ragazze a dedicarsi alla scienza.
Creare veri e propri punti di riferimento per ragazze e giovani, lo scopo di Meteored
Noi di Meteored crediamo che studi come quello pubblicato sulla rivista Science debbano essere presi in considerazione quando si affrontano le possibili soluzioni. Attualmente, gli sforzi per rendere le donne visibili nella scienza si concentrano soltanto sulle preadolescenti e sulle adolescenti, quindi poco prima che queste scelgano il proprio campo di studi, quando è già troppo tardi.
Pertanto uno dei nostri scopi come azienda è proprio quello di generare riferimenti reali, mostrando alle bambine ed alle ragazze del nostro intorno, in collaborazione con le scuole, che ci sono donne brillanti che hanno studiato nelle loro stesse scuole e istituti, che lavorano a Meteored come meteorologhe, ricercatrici o informatiche.
Le istituzioni pubbliche e private, i media, gli educatori e la società in generale, svolgiamo un ruolo comune e possiamo, se remiamo nella stessa direzione, ribaltare i dati. Le sfide che affrontiamo come società richiedono tutto il talento disponibile.
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Studio di riferimento:
Gender stereotypes about intellectual ability emerge early and influence children’s interests. Lin Bian, Sarah-Jane Leslie and Andrei Cimpian. 27 Jan 2017. DOI: 10.1126/science.aah6524