Ghiacciai che fondono: dati satellitari rivelano l'entità del disastro
I cambiamenti climatici stanno provocando lo scioglimento dei ghiacciai e delle calotte polari in tutto il mondo. Se fino ad ora era difficile stimare con precisione l'entità di questo scioglimento, i nuovi dati satellitari ci forniscono risposte piuttosto preoccupanti.
Una delle prime cose che ci vengono in mente quando pensiamo al cambiamento climatico è lo scioglimento dei ghiacci. Eppure fino ad ora le stime dell'entità di questo scioglimento negli ultimi anni sono rimaste limitate a pochi studi scientifici. Recentemente i dati del satellite CryoSat dell'ESA (Agenzia Spaziale Europea) hanno permesso di ottenere stime precise della perdita di volume dei ghiacciai di tutto il mondo.
Ghiacciai: indicatori del cambiamento climatico
I ghiacciai sono presenti in tutti i continenti, tranne sul lato dell'Australia. Questi forniscono una fonte particolarmente importante di acqua dolce per molte popolazioni, come in Asia, dove forniscono acqua a più di 1,3 miliardi di abitanti.
Sono anche importanti per l'industria idroelettrica, alimentando molti corsi d'acqua e fiumi in tutto il mondo. La graduale scomparsa dei ghiacciai con l'aumento globale delle temperature potrebbe quindi causare seri problemi a molte popolazioni.
Inoltre, il loro scioglimento contribuisce anche a un graduale ma inevitabile innalzamento del livello degli oceani, che è già di per sé un grosso problema. Se i ghiacciai montani sono i migliori indicatori dell'entità dello scioglimento nel mondo, è importante ricordare che anche le distese ghiacciate situate in prossimità dei poli stanno conoscendo una perdita di volume sempre più marcata.
Sono queste regioni che contribuiscono maggiormente all'innalzamento del livello degli oceani, anch'essi aumentati di circa 23 cm dal 1880, di cui 7,5 cm negli ultimi 25 anni.
Si stima inoltre che il livello del mare stia aumentando di circa 3,2 mm ogni anno. È quindi importante stimare la reale entità dello scioglimento dei ghiacci nel mondo nel corso degli anni, sia a livello dei ghiacciai montani ma anche a livello delle calotte polari. Se finora la stima era particolarmente difficile, il lancio del satellite CryoSat da parte dell'Agenzia spaziale europea ha permesso di quantificare con precisione questo scioglimento, soprattutto nell'ultimo decennio.
Fusione particolarmente significativa negli ultimi dieci anni
Il satellite CryoSat dell'ESA dispone di un altimetro radar per misurare l'altezza delle superfici di ghiaccio, uno strumento importante per comprendere il livello del mare ma anche l'altezza delle calotte glaciali. Tuttavia, questo tipo di strumento non è stato in grado di misurare con precisione l'altezza dei ghiacciai di montagna, problema risolto alcuni anni fa da una nuova tecnica di elaborazione dei dati sviluppata dagli scienziati che lavorano a questo progetto.
Questa nuova tecnica ha quindi permesso di scoprire che i ghiacciai montani hanno perso il 2% della loro massa totale tra il 2010 e il 2020. Un dato che può non sembrare significativo ma che rappresenta comunque 2.720 gigatonnellate di acqua dolce riversate negli oceani in soli 10 anni!
Inoltre, gli scienziati hanno scoperto che lo scioglimento è stato causato fino all'89% dalla temperatura dell'aria, che scioglie il ghiaccio in superficie e quindi genera una perdita di massa generale dei ghiacciai. Sapendo che le temperature continuano a salire ogni anno, lo scioglimento continuerà quindi inesorabilmente ad accelerare nei prossimi anni e questo in tutto il mondo.
Ottenere cifre sullo scioglimento dei ghiacci è essenziale per lo studio e la comprensione del riscaldamento globale. Sebbene gli studi sul campo siano importanti, i dati satellitari come quelli ottenuti da CryoSat forniscono una panoramica dell'entità del disastro su scala globale. Questi dati possono quindi essere utilizzati per una migliore comprensione di come l'atmosfera e l'oceano interagiscono nello scioglimento dei ghiacciai. Ciò consentirà in futuro, correlando le proiezioni di temperatura all'evoluzione del volume dei ghiacciai in tutto il mondo, di stabilire proiezioni glaciali ed eventualmente trovare soluzioni per cercare di rallentare il loro inesorabile scioglimento.