Gli 11 geoparchi mondiali dell'UNESCO in Italia: quali sono e dove si trovano?

In questo articolo andiamo alla scoperta dei numerosi geoparchi italiani, scoprendo anche cosa sono questi Parchi che proteggono e valorizzano la diversità geologica del nostro pianeta.

pollino
Serra delle Ciavole presso il Parco nazionale del Pollino, protetto anche da un Geoparco per l'elevato valore geologico.

L'Italia è un paese ricchissimo di storia, cultura e natura, ed ospita anche un'incredibile diversità geologica che è stata riconosciuta e preservata dall'UNESCO attraverso il riconoscimento di numerosi geoparchi globali.
Un Geoparco, o parco geologico, è un territorio che presenta un notevole patrimonio geologico e che realizza un progetto di sviluppo basato sulla promozione turistica.

Cos'è un Geoparco?
Se nei parchi nazionali l’obiettivo principale è la protezione delle specie viventi, sia animali che vegetali, nei Geoparchi l’obiettivo primario è la protezione della geodiversità, cioè della varietà degli elementi geologici. I geoparchi sono territori che possiedono un patrimonio geologico particolare, e che hanno un elevato interesse geologico. Sia per qualità, sia per rarità che per rilevanza estetica. Il tutto unito allo sviluppo sostenibile della zona.

Un Geoparco riconosciuto a livello internazionale è un territorio che possiede un patrimonio geologico particolare ed una strategia di sviluppo sostenibile. Deve avere confini ben definiti e sufficiente estensione per consentire uno sviluppo economico efficace del comprensorio.

Quanti geoparchi ci sono nel mondo e in Italia?

A oggi, il numero dei Geoparchi Mondiali UNESCO (una rete di geoparchi globale che in inglese si chiama Global Geoparks Network è 177, distribuiti in 46 Paesi del mondo.

L’Italia è ben rappresentata nel panorama internazionale con undici Geoparchi riconosciuti nella Rete Europea e nella Rete Globale sotto l’egida dell’UNESCO. Questo conferma il fantastico patrimonio geologico del nostro Paese.

A oggi, il numero dei Geoparchi Mondiali UNESCO è 177, distribuiti in 46 Paesi del mondo. L’Italia è ben rappresentata nel panorama internazionale con undici Geoparchi sotto l’egida dell’UNESCO.

Questi siti si distinguono per il loro valore geologico, paesaggistico e culturale, offrendo ai visitatori una finestra unica per comprendere la storia del nostro pianeta e il rapporto con i suoi abitanti nel tempo. Il riconoscimento di un sito come geoparco globale Patrimonio dell’Umanità UNESCO implica il riconoscimento internazionale dell’importanza e del valore di quel luogo in termini di conservazione e preservazione.

I geoparchi italiani: ecco quali sono

L’Italia ha ben undici Geoparchi Mondiali riconosciuti dall’Unesco. Un numero particolarmente significativo, all’interno della rete mondiale. In Europa soltanto la Spagna ha un numero più elevato di geoparchi.

Del resto, nel territorio italiano sono presenti un'infinità di siti di interesse geologico, per la storia geologica recente del paese, per la presenza di catene montuose, formazioni vulcaniche, zone fossilifere, eccetera.

I geoparchi della Sicilia: Rocca di Cerere e Madonie

In Sicilia troviamo ben due geoparchi, quello di Rocca di Cerere (Enna) e quello delle Madonie. Il Geoparco Rocca di Cerere si trova nella zona centrale della Sicilia ed è situato su un altopiano di zolfo di gesso con picchi di arenaria. Dal punto di vista geologico è particolarmente interessante per i depositi di gesso e solfuro lasciati circa 5/6 milioni di anni fa probabilmente a seguito della crisi di salinità messinese, quando il Mediterraneo si prosciugò a causa di un lungo periodo di clima particolarmente secco e si chiuse il collegamento con l’oceano attraverso il poco profondo Stretto di Gibilterra.

Nella zona sono presenti miniere abbandonate e il Parco Minerario di Floristella-Grottacalda è uno dei siti di archeologia industriale più significativi del sud Italia.

madonie
Una veduta delle Madonie, in Sicilia.

Il Geoparco Mondiale dell’UNESCO delle Madonie, in provincia di Palermo, è un’area fondamentale per la conoscenza e la ricostruzione della storia geologica della Catena Appenninico-Maghrebide e del Mediterraneo centrale. Per questo le Madonie, che contengono sette tipi di formazioni geologiche e più di quaranta geositi, rappresentano tuttora un’area eccezionale di studio per gli ambiti di scienze e storia naturale, ma anche per quanto riguarda i rischi geologici, grazie ai movimenti tettonici più recenti.

Sono presenti 300 km di sentieri che includono sentieri urbani geologici, musei, attività sportive e didattiche, in un ambiente dall'elevato patrimonio naturale.

Il Geoparco ligure del Beigua

Il Geoparco del Beigua si trova in Liguria, nel nord-est dell’Italia vicino al confine con la Francia, e si affaccia direttamente sulla costa.

Il geoparco riveste una notevole importanza per comprendere l’evoluzione geologica delle Alpi e degli Appennini ed è caratterizzato principalmente da affioramenti costituiti da frammenti del bacino dell’antico Oceano giurassico (tra i 200 ed i 145 milioni di anni fa), ma anche da fossili dell’Oligocene, quali conchiglie e coralli, e testimonianze delle fluttuazioni del livello del mare, come le terrazze marine a Varazze e i canyon della Val Gargassa,a Rossiglione.

Il Geoparco del Beigua ha anche una ricca biodiversità, influenzata dagli elementi geologici e geomorfologici, ed ha avviato numerosi programmi educativi e collegati al turismo sostenibile, con l’obiettivo di far conoscere ai visitatori collegamenti tra geologia, biologia e cultura.

I Geoparchi delle Alpi: Adamello-Brenta e Sesia-Val Grande

Sono due i geoparchi alpini in Italia. Il primo è il Geoparco Adamello-Brenta, sulle Alpi Retiche, nel Trentino occidentale, e rappresenta la zona strategica per comprendere la storia geologica delle Alpi, essendo caratterizzata da una notevole geodiversità grazie alla presenza di due massicci, l’Adamello e il Brenta, molto diversi dal punto di vista geologico e morfologico.

Il territorio è caratterizzato da unità geologiche che testimoniano la lunga e complessa evoluzione geologica iniziata nel Basso Paleozoico (circa 400-500 milioni di anni fa) e i suoi paesaggi mostrano sia la morfogenesi glaciale che ha rimodellato l’area sia i fenomeni carsici delle Dolomiti, in superficie e in profondità.

La geodiversità del territorio è legata anche alla biodiversità, rappresentata da oltre 1400 specie floreali e pressoché tutte le specie della fauna alpina.

Il Geoparco comprende l’intero territorio del Parco Naturale Adamello Brenta, l’area protetta più grande del Trentino e una delle più ampie delle Alpi, che comprende 38 Comuni.

Il territorio è caratterizzato dall’unione indissolubile tra le attività umane e il contesto geoambientale e il Geoparco è fortemente impegnato nell’educazione ambientale attraverso attività legate a geologia, ecologia, strategie di conservazione, preservazione della conoscenza delle tradizioni locali e dei valori storico-culturali, politiche di sviluppo sostenibile.

adamello brenta
Il geoparco Adamello-Brenta.

L'altro geoparco alpino è quello della Sesia Val Grande, nel Piemonte nordorientale tra la Val d’Aosta, il Monte Rosa, la Svizzera, il Lago Maggiore e la Pianura Padana. È un importante riferimento per rappresentare la crosta continentale, costituita da diverse associazioni di rocce della crosta più profonda, della media e della superiore, venute in superficie a seguito della collisione tra l’Africa e l’Europa, avvenuta nel corso degli ultimi 100 milioni di anni e che ha determinato l’orogenesi alpina.

Nell’area del confine tra i due continenti, la linea insubrica, l’eruzione del supervulcano del Sesia, circa 280 milioni di anni fa, formò una grandissima caldera, ancora visibile.

Il Geoparco offre la possibilità di osservare anche gli effetti del cambiamento climatico testimoniato dalla geomorfologia del Pleistocene, dal recente regredire dei ghiacciai e dagli esempi di insediamenti umani del Paleolotico.

I geoparchi dell'Appennino

Sono diversi i Geoparchi situati lungo la catena montuosa degli Appennini. Il Geoparco Cilento, Vallo di Diano e Alburni si trova in provincia di Salerno, in Campania, e copre l’intero territorio dell’omonimo Parco Nazionale, dalla costa tirrenica fino alle montagne lucane.

L’area appartiene alla catena degli Appennini meridionali, nata a seguito dell’interazione tra la placca europea e quella africana ed è caratterizzata da rocce sedimentarie, sia carbonatiche che clastiche, e da unità litostratigrafiche a forma di falda raggruppate in unità sia interne che esterne, secondo la posizione originale prima della deformazione tettonica.

geoparco cilento
Il Geoparco Cilento, Vallo di Diano e Alburni si trova in provincia di Salerno, sugli Appennini meridionali.

Nel territorio il patrimonio geologico è strettamente collegato alla natura e al patrimonio culturale, basti ricordare che il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano con il sito archeologico di Paestum e Velia e la Certosa di Padula è stato riconosciuto come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e che la Dieta Mediterranea, profondamente legata alla zona, è stata inserita nella lista dei beni del Patrimonio Immateriale.

Un altro Geoparco appenninico è quello della Majella, introdotto pochi anni fa: si trova negli Appennini Centrali, copre un’area di 740 kmq, con un’altitudine che va dai 132 ai 2800 metri sul livello del mare, ed è caratterizzato da oltre 60 cime nel Massiccio della Majella, metà dei quali supera i 2000 metri, come nel caso del Monte Amaro (2793 m s.l.m.).

Il Geoparco è scolpito da una serie di gole e comprende molti fiumi e alcuni laghi perenni essenziali per sostenere la fauna. Rappresentando uno dei rilievi più giovani degli Appennini, l’area è costituita principalmente da calcare fossilifero.

Con tracce di presenza umana risalenti a circa 600.000 anni fa, il Geoparco contiene 95 geositi, tra i quali uno dei geositi archeologici più antichi in Europa.

maiella
Il Geoparco della Maiella in Abruzzo, protegge uno dei massicci montuosi maggiori dell'Appennino.

Altro geoparco da poco riconosciuto è quello dell'Aspromonte. L’Aspromonte, che arriva ad una altitudine di quasi 2000 metri, si trova in Calabria ed ospita una popolazione di oltre 273.000 abitanti. La sua geologia particolare è il risultato di una evoluzione geodinamica e sismotecnica iniziata più di 500 milioni di anni fa e ancora in corso.

Il Geoparco si trova su un frammento peninsulare lungo la catena degli Appennini, corrispondente ad un frammento della catena alpina staccato dalla Spagna, dall’Italia nord-orientale, dalla Sardegna e dalla Corsica. Un insieme di montagne, crinali ed altopiani si alterna a valli profonde scolpite da torrenti naturali unici chiamati “fiumare”, che nel tempo hanno modellato la dura roccia del substrato cristallino-metamorfico e creato cascate spettacolari.

L’eccezionale geomorfologia del Geoparco consente una bella veduta a 360 gradi dello Stretto di Messina, del Monte Etna, delle Isole Eolie, dei territori calabresi greci, del territorio di Locri e della Piana di Gioia Tauro.

Il Geoparco del Pollino si trova tra Basilicata e Calabria e si configura come il parco nazionale più esteso d’Italia. L’area è costituita da diversi massicci di grande interesse geologico che si innalzano fino alle più alte quote dell’Appennino meridionale: il Massiccio del Pollino, i Monti di Orsomarso e il Monte Alpi. Con i suoi 2267 m s.l.m. la Serra Dolcedorme, cima più elevata del Massiccio del Pollino, è il punto più alto dell’Appennino Meridionale e l’unico da cui è possibile ottenere uno scorcio di tre mari: lo Ionio, il Tirreno e l’Adriatico.

L’area del Pollino fornisce informazioni sui processi geologici che si sono sviluppati tra il tardo Cretacico-Eocene e l’Oligocene a seguito della chiusura dell’Oceano Tetide.

Alpi Apuane

Il Geoparco Alpi Apuane si trova nella Toscana nord-occidentale e comprende l’intero territorio dell’omonimo Parco Regionale.

alpi apuane
Una veduta delle Alpi Apuane.

Le Alpi Apuane sono un affascinante complesso orografico (con altitudini che vanno dai 1947 m del Monte Pisanino ai 45 m del fiume Frigido, vicino Massa) conosciuto in tutto il mondo per i marmi, gli abissi e le grotte carsiche. Il patrimonio geologico è rappresentato da una finestra tettonica al centro del crinale delle Apuane, che mostra le più antiche unità geologiche della catena appenninica appartenenti al Paleozoico (circa 500 milioni di anni fa). Si tratta della finestra tettonica più importante degli Appennini settentrionali.

Parco minerario Toscano

Chiuda questa lista dei geoparchi italiani il Parco Minerario Toscano, che si trova nelle Colline Metallifere, tra la provincia di Grosseto e quella di Livorno, in Toscana.

La formazione della catena degli Appennini provocò nella Toscana meridionale la traslazione e la sovrapposizione di unità tettoniche di diverse sedimentazioni e aree paleogeografiche, dando luogo alla composizione di minerali che sin dai tempi remoti sono stati sfruttati per la produzione di piombo, zinco, rame, argento, ferro, pirite, lignite. Le attività minerarie iniziarono nel medioevo e proseguirono fino alla fine del 20 secolo, quando furono chiuse le ultime miniere.

colline metallifere
Il Parco Minerario Toscano UNESCO Global Geopark si trova nella parte settentrionale della Provincia di Grosseto in Toscana, nel territorio delle Colline Metallifere.

La visita del geoparco offre la possibilità di vedere sorgenti termali, getti di gas e vapore, piscine termali che negli ultimi 200 anni sono stati usati per la produzione di boro ed elettricità. Inoltre è possibile vedere rocce causate da antiche frane sottomarine, testimonianza di un antico oceano (250 milioni di anni fa) e bei fossili del Cretaceo (150 milioni di anni fa).

Ricapitolando: ecco la lista dei Geoparchi italiani aggiornata al 2024

Ricapitolando, ecco quali sono gli 11 Geoparchi Mondiali dell’UNESCO nel 2024: