Notte di San Giovanni e solstizio d'estate: fuochi, miti e leggende
La festa di San Giovanni è una tradizione che viene dal passato più ancestrale ed è collegata direttamente al solstizio d'estate. Nella notte tra il 23 ed il 24 giugno si accendono fuochi e ci sono numerose tradizioni.
In occasione del solstizio d’estate rimane ancora molto forte in diverse parti del mondo la suggestione degli antichi riti, risalenti alla preistoria, le leggende, i falò. Sono tutti eventi legati al culto del Sole. Proprio come accade a Natale, festa che affonda le radici nel passato più remoto per la sua concomitanza con il solstizio d'inverno, anche nei giorni intorno al solstizio d'estate si tengono ancora oggi antiche feste per celebrare il Sole. Queste tradizioni sono ancora oggi diffusissime in tutta Europa, e si concentrano in particolar modo nella notte fra il 23 e il 24 giugno, conosciuta come Notte di San Giovanni, o anche Notte delle Streghe.
Il solstizio d'estate
Il 21 giugno di questo 2022 inizia "ufficialmente" l'estate: è infatti il giorno del solstizio, momento in cui nell'emisfero Nord della Terra le giornate sono più lunghe e la notte è più corta. I raggi incidono con minor inclinazione alle nostre latitudini e l'insolazione è maggiore.
La festa di San Giovanni e i falò nella notte tra il 23 ed il 24 giugno
La festa di San Giovanni si celebra nella notte tra il 23 ed il 24 giugno ed è strettamente legata al solstizio d'estate. Questa festa ancestrale affonda le sue radici nel passato più remoto, ed era una festa pagana che celebrava il sole nel suo momento di massimo splendore, e la fertilità, ma era anche un rito in vista del vicino nuovo accorciamento delle giornate.
Una delle tradizioni legate a questa festa, che si celebra in molte parti del mondo, è l'accensione di enormi fuochi, i falò di San Giovanni, una tradizione rimasta fino ai giorni nostri. Altra tradizione è quella delle infiorate. L'accensione di falò nella notte tra il 23 ed il 24 giugno è comune a molti paesi dell'Europa, dall'Italia alla Spagna, dall’Irlanda alla Grecia, dalla Russia alla Norvegia, dalla Germania alla Svezia. Nel medioevo queste feste si sono trasformate nella festa di San Giovanni Battista, di cui la Chiesa ha fissato la nascita proprio in uno dei giorni del solstizio d’estate.
La festa di San Giovanni in Italia
Molte città e paesi italiani hanno conservato queste tradizioni: tra le feste più importanti ci sono quelle di Genova e di Firenze. Al posto dei falò oggi si illumina spesso la notte con i fuochi d’artificio. Anche a Roma un tempo la festa di San Giovanni era molto sentita e le processioni con torce e lampade avevano come meta la Basilica di San Giovanni. In questa occasione si faceva anche rumore con trombette, campanacci e petardi.
Un’altra usanza era quella di mangiare lumache che con le loro corna allontanavano le avversità. Altro evento diffuso è quello delle infiorate. Molte tradizioni oggi si sono perse, ma un tempo erano molte e diffusissime. Tra queste, anche quella della raccolta delle noci nella notte di San Giovanni, per preparare il liquore noto come nocino.
I falò in Europa
L’uso dei falò nella notte di San Giovanni è ancora molto diffuso in certe zone dell’Europa. In Spagna è una tradizione molto sentita in tutto il Nord, dalla Galizia ai Paesi Baschi, dove si tengono le “hogueras“. Enormi falò rischiarano la notte nelle piazze di città e paesi. Nelle località di mare i falò vengono accesi anche in riva al mare. Anche in Danimarca la tradizione dei falò è ancora molto viva, così come in Irlanda, dove il 23 giugno notte c’è la Bonfire Night (notte dei falò). In Italia i falò vengono ancora accesi a Torino ed in altre città.