Il fumo degli incendi in Canada ha raggiunto Nuuk, in Groenlandia: i video
Un video girato di recente mostra Nuuk, la capitale della Groenlandia, circondata da uno scenario spaventoso. Nelle immagini, si vede una spessa coltre di fumo grigio incombere su case e altre infrastrutture, proveniente dagli enormi incendi boschivi in Canada.
Nel video qui sopra si vede il fumo oscurare gran parte del cielo sopra la Groenlandia sudoccidentale. Orla Joelsen, residente in Groenlandia e autrice del video, ha registrato i cieli grigi a Nuuk, capitale della Groenlandia. Secondo l’Istituto meteorologico danese (DMI), questo panorama spaventoso è stato generato dal fumo degli incendi boschivi che hanno viaggiato per centinaia di chilometri dal Canada.
Nelle immagini si vede uno spesso strato di fumo che ricopre edifici, case e infrastrutture nel Paese. Secondo i media statali della Groenlandia (Kalaallit Nunaata Radioa, abbreviata in KNR), il DMI ha rilevato che il fumo contiene fuliggine, di cui i groenlandesi possono sentire anche l'odore. La polizia della Groenlandia ha aggiunto che diversi residenti hanno espresso preoccupazione per il fumo.
Secondo il DMI, il fumo continuerà sulla Groenlandia fino a mercoledì 27, giorno in cui il vento che ha portato il fumo dal Canada cambierà direzione.
Gli incendi in Canada e le impressionanti nubi di fumo che coprono migliaia di chilometri in tutto il globo
Da maggio gli incendi boschivi non si sono fermati in Canada. La loro tendenza distruttiva continua in tutto il paese, soprattutto nelle regioni del nord-ovest occidentale, con i Territori del Nordovest, la Columbia Britannica e l'Alberta particolarmente colpiti. Solo nel 2023 sono bruciati più di 170.000 km², praticamente il doppio della superficie del territorio portoghese, più della metà della superficie dell'Italia.
Per fornire un riferimento, la massima area bruciata in Canada era stata di 71mila km² nel 1995. Solo pochi mesi fa, più precisamente a giugno, il fumo degli incendi in Canada ha raggiunto l’Europa e gli Stati Uniti, rilasciando particelle che hanno fortemente deteriorato la qualità dell’aria e fornendo immagini che tipicamente associamo a paesaggi apocalittici.
In Portogallo e Spagna, sempre nel mese di giugno, “il giorno è diventato notte” a causa di una densa nube scura composta di fumo, cenere e particelle proveniente dal paese nordamericano.