Foliage e forest bathing: sette luoghi da scoprire nel Nord Italia, dove l’autunno è arrivato puntuale
Prima di lasciare spazio all'inverno, alberi e arbusti decidui trasformano il paesaggio con una sinfonia di colori autunnali, offrendo un'esperienza visiva unica e suggestiva da nord a sud. Nella prima puntata di questa rubrica, si parte dal nord Italia con sette luoghi o itinerari da scoprire.
Prima di congedarsi e lasciare il posto ai rigori dell’inverno, alberi e arbusti regalano un ultimo spettacolo: il foliage. Questa parola deriva dal francese antico “feuillage”, che a sua volta proviene dal latino "folium", il cui significato è "foglia".
In diverse lingue e culture occidentali, però, "foliage" viene utilizzato soprattutto per descrivere il fenomeno naturale del cambiamento di colore delle foglie in autunno, che passano dal verde a tonalità di giallo, arancione, rosso e marrone, offrendo spettacoli naturali molto suggestivi.
Quali specie cambiano il colore delle foglie?
Questo fenomeno interessa tutte le chiome delle specie vegetali decidue, o caducifoglie, in particolare la maggior parte delle latifoglie e solo qualche conifera.
Tra le latifoglie presenti in natura in Italia, che vanno incontro a questo fenomeno, ricordiamo in particolare: acero, betulla, faggio, quercia, castagno, tiglio, pioppo, sorbo degli uccellatori, frassino, carpino e ciliegio selvatico.
Altre specie di latifoglie introdotte in Italia, ad esempio in giardini privati, parchi e orti botanici, che durante l’autunno presentano chiome dai caldi colori ambrati sono: Liquidambar, Ginkgo biloba, Nissa silvestre e Parrozia.
Tra le specie a foglia caduca ricordiamo anche le specie arboree da frutto coltivate negli agroecosistemi e in particolare i vigneti, in grado di offrire panorami unici durante e dopo la vendemmia.
Non tutte le conifere sono sempreverdi: il caso del Larice
Anche alcune conifere, seppur la maggior parte siano sempreverdi, cambiano il colore delle loro foglie aghiformi. Tra queste, l’unica specie presente in natura in Italia è il larice europeo, relegato all’arco alpino: vive in alta quota e in autunno i suoi aghi diventano di un giallo dorato, creando paesaggi molto suggestivi.
Tra le conifere a foglia caduca introdotte in Italia per scopi ornamentali troviamo invece il cipresso delle paludi e l’abete d’acqua: entrambi in autunno assumono un colore rosso vivo.
Foliage: un'esperienza visiva e immersiva da nord a sud
Tra colori autunnali, temperature più fresche e torrenti che riprendono vita dopo la carenza d’acqua estiva, questo è uno dei momenti migliori dell’anno per il cosiddetto “Forest Bathing” o “Bagno nella foresta”, una pratica giapponese che consiste nell'immersione e nella connessione con la natura attraverso passeggiate nei boschi.
Considerando che circa il 38% del territorio nazionale è coperto da foreste, di cui il 58% da foreste decidue, il 25% da foreste di conifere e il 17% da foreste miste, i luoghi e le occasioni per immergersi nel foliage non mancano da nord a sud.
Eccone allora un piccolo assaggio: un luogo o un itinerario per ogni regione italiana, da percorrere a piedi o trasportati da antichi trenini attraverso paesaggi mozzafiato.
Nord Italia: 7 luoghi da scoprire, e tanti altri...
Valle d’Aosta: all’interno del parco naturale del Mont Avic, percorrendo il sentiero che da Champorcer porta al rifugio Barbustel, si incontrano boschi di larici dorati e specchi d’acqua che riflettono i colori del paesaggio circostante, in un’atmosfera fiabesca.
Piemonte: il trenino del foliage che collega Domodossola a Locarno, lungo la ferrovia Vigezzina-Centovalli, offre un viaggio panoramico di circa due ore attraverso paesaggi montani, boschi, borghi antichi e i colori dell’autunno.
Liguria: l’escursione ad anello nella foresta della Deiva, partendo dal paese di Deiva Marina, si snoda tra boschi di faggi, castagni e querce, che in autunno si tingono di calde tonalità. Il percorso offre scorci panoramici sulla costa ligure e sull'entroterra.
Lombardia: il trenino rosso del Bernina collega Tirano a Saint Moritz ed è uno dei treni panoramici più famosi al mondo e Patrimonio dell'UNESCO. Il viaggio ha un notevole dislivello, passando dai vigneti terrazzati della Valtellina a vedute ravvicinate del ghiacciaio del Palü.
Trentino Alto-Adige: nel cuore delle Dolomiti, il Lago di Braies regala un paesaggio unico in Italia, che si fa ancor più straordinario in autunno, quando le chiome dorate dei larici si mischiano a quelle sempreverdi dell’abete rosso, alle tonalità grigio-beige della Croda del Becco, al turchese-smeraldo del lago.
Veneto e Friuli: lungo il confine tra le due regioni, tra le provincie di Belluno, Treviso e Pordenone, sorge la foresta del Cansiglio, che con i suoi 7.000 ettari è una delle foreste italiane più estese. Durante l’autunno i faggi formano macchie ambrate in mezzo alle conifere sempreverdi, osservabili da lontano o da vicino grazie alla presenza di sentieri tracciati che si addentrano al suo interno.
Emilia Romagna: sulle dolci colline riminesi si trova l’arboreto di Mondaino, una collezione botanica di migliaia di piante con finalità di ricerca e conservazione della biodiversità. Grazie all’elevato numero di specie vegetali presenti, l’arboreto in autunno si trasforma in una straordinaria tavolozza di colori.
Centro-Sud Italia: alla prossima puntata!
Mentre al nord quest’anno l’autunno è arrivato puntuale, alcune zone del centro e sud Italia ancora lo attendono: non perdetevi dunque il prossimo articolo per scoprire dove poter osservare anche qui lo spettacolo del foliage.