Fiumi atmosferici: un fenomeno sempre più frequente in Europa?
Un recente studio scientifico ha evidenziato il fatto che negli ultimi anni i fiumi atmosferici tendono a spostarsi più a nord, verso il versante del Pacifico, fenomeno riscontrabile anche in Europa.
Ormai da diversi anni i fiumi atmosferici, queste masse d'aria sovraccariche di umidità provenienti dai tropici, sembrano fare sempre più notizia. Secondo un recente studio questa non è solo un'impressione, i fiumi atmosferici tendono infatti a salire verso latitudini più elevate.
Uno spostamento graduale verso il Nord
Non si contano più i fiumi atmosferici che hanno interessato l'Italia e l’Europa negli ultimi mesi. Sono infatti numerose le situazioni in cui masse d'aria molto umide provenienti dalle Antille si sono estese al nostro Paese, portando forti piogge e perfino inondazioni.
L’Europa non è però l’unico continente interessato da questi fiumi atmosferici, il Nord America e in particolare la costa occidentale tra la California ha subito negli ultimi mesi il passaggio di diversi fiumi atmosferici, generando anche piogge torrenziali e alluvioni.
Nel 2023, ad esempio, questi hanno consentito alla California di uscire da una siccità molto significativa che durava da 20 anni nella regione. Questo fenomeno è perfettamente naturale e addirittura essenziale per il buon equilibrio del pianeta, poiché consente di ridistribuire l'umidità eccessiva dai tropici alle latitudini più elevate.
Questi sono responsabili della metà della pioggia che cade sul terreno e contribuiscono ad arricchire il suolo rendendolo più fertile. Tuttavia, la loro frequenza e intensità sembrano aumentare negli ultimi anni. In ogni caso è quanto evidenziato da uno studio pubblicato su Science Advances che conferma il fatto che i fiumi atmosferici si stanno spostando sempre più verso Nord, verso latitudini molto più elevate rispetto al passato.
Come spiegare il fenomeno?
Gli scienziati incaricati di questo studio hanno studiato in particolare i fiumi atmosferici che si muovono sul Pacifico, interessando poi gli Stati Uniti occidentali e il Canada. Secondo i risultati del loro studio, negli ultimi 40 anni si sono spostati di 6-10° verso i poli.
Secondo lo studio in questione, il primo motivo che spinge questo fenomeno a spostarsi verso Nord è la temperatura dell'acqua. Le temperature medie degli oceani stanno infatti diventando sempre più alte, raggiungendo addirittura i record da oltre un anno a questa parte, il che significa che i fiumi atmosferici, attirando l’umidità evaporata dalla superficie degli oceani tropicali surriscaldati, ora possono formarsi molto più a nord rispetto al passato.
Formandosi più a nord, hanno più strutture di prima per estendersi verso latitudini più elevate. Il secondo motivo sarebbe legato all’attuale fase del ciclo ENSO. El Niño e La Niña hanno conseguenze diverse sulla traiettoria dei fiumi atmosferici. Dato che La Niña è predominante da 40 anni, il raffreddamento di una piccola parte del Pacifico ha avuto l'effetto di spingere i fiumi atmosferici verso i poli, spiegando quindi anche questo spostamento verso Nord in questa parte del globo.
Anche se lo studio non si è concentrato sul Nord Atlantico, è probabile che questi fattori svolgano un ruolo anche nella tendenza verso una maggiore frequenza dei fiumi atmosferici nel continente europeo e in Italia. Ricordiamo che le temperature medie del Nord Atlantico hanno raggiunto livelli record ormai da un anno e mezzo e la temperatura media annuale della superficie di questo oceano è aumentata di circa +0,2/+0,3°C rispetto al periodo del 1991 al periodo 1981-2010.