Finalmente una buona notizia: record storico nell'utilizzo di materiali riciclati nell'Unione Europea, Italia seconda
L’11,8% di materiali utilizzati provenienti da prodotti riciclati segna un nuovo record storico, favorendo la transizione verso l’economia circolare nell’UE, ma non avviene allo stesso modo in tutti i Paesi
La percentuale di materiali utilizzati provenienti da prodotti riciclati nell’Unione Europea è stata dell’11,5% nel 2022 e dell’11,8% nel 2023. Questo aumento è modesto, ma mostra la crescente importanza del riutilizzo nell’agenda europea.
Questo continuo aumento riflette il successo delle politiche e delle pratiche di riciclaggio europee messe in atto per ridurre la dipendenza dalle materie prime vergini e, a sua volta, incoraggiare il riutilizzo di una seconda vita utile dei materiali per ottenere una gestione più sostenibile delle risorse naturali.
Il rapporto tra i materiali riciclati e il totale dei materiali utilizzati è noto come tasso di circolarità. Questo tasso è una misura fondamentale che permette di valutare i progressi compiuti verso un’economia più sostenibile, verso un’economia circolare.
Circolarità ed economia circolare
Circolarità significa riutilizzare continuamente materiali e risorse con l’obiettivo di ridurre gli sprechi nel mondo. Quando riutilizziamo i prodotti generiamo meno rifiuti e consumiamo meno materie prime alla fonte, cioè nuove materie prime.
Questo implica condividere, noleggiare, riutilizzare, riparare, rinnovare e riciclare materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile per aumentarne la vita utile. Questo modello economico si oppone alla tradizionale economia lineare ed è nato con l'obiettivo di affrontare le sfide globali del mondo di fronte al cambiamento climatico, alla perdita di biodiversità, alla gestione dei rifiuti e all'inquinamento ambientale.
Quali sono i paesi europei leader nella circolarità?
La classifica dei paesi UE leader nella circolarità è guidata dai Paesi Bassi con un tasso di circolarità del 30,6%, il che dimostra che sono fortemente impegnati nell’economia circolare. Altri paesi dell’UE che raggiungono tassi di riciclaggio elevati sono, ad esempio, l’Italia con il 20,8%, seguita da Malta con il 19,8%, il Belgio con il 19,7% e l’Estonia con il 18,1%.
Tutti questi paesi hanno implementato efficienti sistemi di riciclo e recupero dei materiali e, di conseguenza, hanno favorito la circolarità e i suoi benefici nello sviluppo economico e ambientale. La Spagna occupa la 15a posizione con l'8,5%, al di sotto della media comunitaria.
Tuttavia, ci sono paesi come la Finlandia e l’Irlanda che raggiungono rispettivamente solo il 2,4% e il 2,3% delle risorse materiali derivanti da prodotti riciclati. La Romania è in fondo con un record basso di solo l'1,3%.
Esiste una strategia per l’economia circolare nell’UE?
L’Unione Europea ha definito un Piano d’azione per l’economia circolare per il 2020. In base a questo, l’UE deve continuare ad aumentare l’uso di materiali riciclati, puntando a raggiungere un tasso di circolarità del 23,2% entro il 2030, il che significherebbe raddoppiare il tasso attuale.
La Spagna si trova in fondo alla classifica per tasso di circolarità, ma il suo tasso mostra progressi verso l’economia circolare, anche se non al ritmo dei paesi europei che la guidano.
Negli ultimi anni, mentre la Spagna ha leggermente ridotto il proprio tasso di circolarità del -1,9%, paesi come Malta lo hanno aumentato in modo significativo, in questo caso aumentando di 14,5 punti percentuali rispetto al 2010. L’UE sottolinea l’urgente necessità di continuare a promuovere politiche che favoriscano il riciclaggio, il riutilizzo e il recupero dei materiali per ridurre al minimo l’estrazione di risorse naturali e l’impatto ambientale della nostra industria.