Eruzione
Stanotte è iniziata la spettacolare eruzione del "vulcano" islandese.

Ricordiamo bene quando l’11 novembre scorso il piccolo villaggio di pescatori Grindavik è stato evacuato a causa degli sciami sismici, delle deformazioni del suolo e delle vere e proprie fratture nel terreno, segnali interpretati come precursori di quello che poi è effettivamente avvenuto dopo poco più di un mese.

Infatti da stanotte dall’enorme fessura nel terreno, lunga circa 3,5 km, che potremo definire quasi un “vulcano diffuso”, sono iniziate a fuoriuscire grandi quantità di magma.

Nel giro di pochi minuti sono iniziate a comparire una serie di fontane zampillanti di lava alte anche centinaia di metri.

Alcuni dettagli sulla spettacolare eruzione

Vista la dimensione della fessura vulcanica la quantità di lava rilasciata è notevole, si stima infatti che stiano fuoriuscendo tra i 100 e i 200 metri cubi di lava al secondo.

Si tratta di un’eruzione di tipo prevalentemente effusivo che non sta avvenendo da un cono vulcanico ma da una lunga frattura, per questo motivo si parla di eruzione di tipo fissurale o lineare. I primi zampilli di lava sono iniziati precisamente alle 22:17 del 18 dicembre, dopo poco più di un’ora di attività sismica che lasciava presagire l’imminente evento.

L’evacuazione del villaggio di Grindavik è stata provvidente, infatti anche se al momento nel centro “disabitato” non si stanno registrando fuoriuscite di magma, il capo sud della lunga fissura eruttiva, punto da cui è proprio iniziata l’eruzione, si trova a soli 3 km dal confine del paese che al momento potrebbe ancora essere spazzato via dalla lava.

Tutto dipenderà dalla direzione che prenderà il magma: se si dirigerà ulteriormente verso sud per il villaggio ci saranno ben poche speranze di salvarsi, se invece la colata di lava si spingerà verso nord allora il paese potrebbe avere ancora un futuro e i suoi circa 4.000 abitanti, evacuati un mese fa, potrebbero un domani tornare alle loro case.

Questo non è un fenomeno raro in Islanda

Bisogna sottolineare che questo tipo di evento non è particolarmente raro in Islanda, che si trova proprio lungo la frattura medioatlantica che divide la placca europea da quella americana e l'isola ha proprio origine dal magma fuoriuscito dalla dorsale oceanica che separa le due placche. L’isola stessa è interamente costituita da rocce vulcaniche.

Le eruzioni in Islanda sono parecchio frequenti ed infatti ci sono 30 vulcani attivi che anche nel corso degli ultimi anni ci hanno regalato magnifici spettacoli.


Per quanto riguarda quest’ultima da alcune misurazioni sembrerebbe che al momento l’eruzione stia perdendo di intensità, il che non significa affatto che stia per finire ma semplicemente che la situazione si sta stabilizzando e sta entrando nella fase di equilibrio.