Il fenomeno El Niño si attenua per lasciare il posto ad un imminente arrivo di La Niña: l'ultimo avvertimento del CIIFEN
Il rapporto di maggio del Centro internazionale per la ricerca su El Niño evidenzia l’indebolimento di El Niño e prevede un breve periodo di condizioni neutre che porteranno all’arrivo di La Niña.
Il Centro Internazionale di Ricerca sul Fenomeno El Niño (CIIFEN) ha recentemente pubblicato il suo rapporto per il mese di maggio, in cui presenta una sintesi di varie fonti che consentono di rivelare gli effetti climatici legati a El Niño/La Niña, focalizzati sul Pacifico orientale.
Tra i punti salienti c’è il notevole indebolimento della fase di El Niño e il breve stazionamento di condizioni neutre in vista dell’arrivo di La Niña nel 2024, che segna un importante cambiamento nei modelli meteorologici globali.
Ripasso climatico fino ad oggi
È stato osservato che le temperature del Pacifico hanno registrato un costante calo negli ultimi due mesi. Queste anomalie di raffreddamento sono state rilevate anche a profondità subsuperficiali. Inoltre, nelle ultime settimane, l’atmosfera ha mostrato tratti di uno stato ENSO neutrale.
Pertanto, l'andamento attuale indica una transizione da El Niño verso una fase neutrale, ma non durerà a lungo, poiché a partire da luglio i modelli di previsione ENSO prevedono che persistano le possibilità di sviluppo del fenomeno El Niño.
Innanzitutto dobbiamo tenere conto che durante il fenomeno El Niño 2023-2024, è stato registrato un aumento della temperatura superficiale del mare nella zona Niño 3.4 (Pacifico Centrale), raggiungendo un picco di +2,1 °C nel novembre 2023, che ha segnato il punto più alto di riscaldamento.
In quel periodo El Niño è entrato nella sua fase più intensa. Successivamente, a partire da febbraio 2024, l'anomalia termica del mare, che oscillava intorno a +1,5°C, ha cominciato a diminuire progressivamente fino a stabilizzarsi su valori normali all'inizio di maggio 2024.
Per quanto riguarda l’atmosfera, l’Indice di Oscillazione Meridionale (SOI) ha subito variazioni dinamiche, evidenziando notevoli anomalie negative nel giugno 2023 e di nuovo a metà febbraio 2024, entrambe caratteristiche associate a El Niño. Dal marzo 2024 l’IOS è tornata in uno stato neutrale e tale è rimasta fino ad oggi. Valori SOI sostenuti inferiori a -7 suggeriscono la presenza di El Niño, mentre valori sostenuti superiori a +7 possono indicare La Niña.
Valori compresi tra +7 e −7 indicano generalmente condizioni neutre nel Pacifico orientale. Spicca invece l'avanzata di un'onda Kelvin fredda (OK) da marzo, che ha attraversato tutto l'Oceano Pacifico equatoriale. Nel corso dell'aprile 2024, le sue anomalie si sono accentuate nel Pacifico orientale, contribuendo alla continua attenuazione del fenomeno El Niño.
Per tutto aprile e fino alla prima settimana di maggio 2024 è proseguito il trend di diminuzione delle temperature, superiori alla norma nell’intero Pacifico. Allo stesso modo, nella prima settimana di maggio, è stato rilevato un aumento delle anomalie del freddo nel Pacifico orientale. Per quanto riguarda il vento, tra aprile e la prima settimana di maggio 2024 non si sono più osservate pulsazioni di venti occidentali nel Pacifico equatoriale. In questo periodo hanno predominato le condizioni tra gli alisei da normali a rafforzati.
Quando arriverà La Niña?
Per il trimestre da giugno ad agosto 2024, le previsioni della temperatura superficiale del mare (SST) stimano che il Pacifico equatoriale centrale e orientale, così come parte della costa dell'Ecuador, del Perù e del Cile, presenteranno temperature fino a -1,5 °C più freddo del normale.
Queste condizioni potrebbero favorire lo sviluppo di La Niña nella seconda metà del 2024. Le previsioni ENSO indicano che per il prossimo trimestre (giugno, luglio e agosto 2024) c'è una probabilità del 50% di condizioni neutre e una probabilità del 50% di condizioni La Niña.
Sebbene El Niño si stia progressivamente indebolendo, questa transizione è lenta, soprattutto per quanto riguarda le condizioni degli oceani. Inoltre, i Caraibi e l’Atlantico tropicale meridionale rimangono più caldi del normale. Pertanto, è importante prestare attenzione all’influenza di queste anomalie in tutta la regione dell’America Latina. D'altra parte, si prevede che la transizione da El Niño alla fase di condizioni neutre non sarà molto estesa e che in pochi mesi si svilupperanno le condizioni caratteristiche di La Niña.