Etna, ultim'ora sull'eruzione: la lava non si ferma più ed avanza verso valle, pioggia di cenere sui centri etnei
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L'eruzione dell'Etna, iniziata lo scorso 8 febbraio, sta producendo una colata lavica che supera ormai i tre chilometri e mezzo, visibile dal satellite. Ci sono state anche intense emissioni di cenere, con problemi presso l'aeroporto di Catania.
Non si ferma l'eruzione dell'Etna, iniziata lo scorso 8 febbraio. La colata lavica, che ha origine da una bocca effusiva apertasi poco sopra i 3.000 metri di quota, alla base del cratere Bocca Nuova, continua ad avanzare sulla neve che ricopre il vulcano, ed ha raggiunto negli ultimi giorni i primi alberi, distruggendoli. Nelle ultime ore piove cenere lavica sui paesini dell'Etna, e ieri stati temporaneamente sospesi i voli presso l'aeroporto di Catania. Ora lo scalo funziona, ma si chiede ai passeggeri di tenersi informati sullo stato del proprio volo.
Secondo le ultime notizie riportate dall'agenzia stampa italiana ANSA, la colata di lava sta avanzando lentamente in direzione Sud-Ovest, e si attesta adesso intorno a 1.800 metri di quota. Venerdì scorso, il 14 febbraio, la lava ha raggiunto e tagliato la pista Altomontana, uno dei sentieri più battuti e frequentati del vulcano ed ha distrutto i primi alberi di alta quota.
La colata non rappresenta al momento nessun pericolo per i paesi etnei, che si trovano ad ampia distanza.
The lava flow from near the summit of #Etna has descended to about 1950 m elevation and is destroying the first trees near the "Altomontana" Forest Service Road - impressive images from @etnawalk's Giuseppe Distefano and Marco Restivo. https://t.co/oCuk2GnWhr
— Boris Behncke (@etnaboris) February 14, 2025
Si mantiene su livelli molto alti il valore del tremore vulcanico registrato dall'INGV, l'Istituto nazionale di geofisica e Vulcanologia, che con l'Osservatorio etneo di Catania monitora di minuto in minuto il vulcano. Una nube lavica emerge dalla zona sommitale e si espande, sospinta dal vento ad alta quota, in direzione Sud-Est con caduta di cenere lavica su diversi paesi.
L'eruzione è costantemente monitorata dagli esperti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio etneo, di Catania che pubblica anche analisi, foto e immagini sull'eruzione in corso sui propri social.
L'aeroporto di Catania, intanto, sta lentamente recuperando la piena operatività: l'unità di crisi della Sac, la società che gestisce lo scalo internazionale Vincenzo Bellini, ha disposto la chiusura degli spazi corrispondenti alla nuvola aerea a Sud-est del vulcano (settore B1) fino alle 15, con il parziale ripristino delle attività ordinarie di volo in arrivo. Nessuna restrizione sulle partenze.
La colata dell'#Etna continua ad avanzare lentamente e nelle ultime ore ha raggiunto e tagliato la pista Altomontana, uno dei sentieri più frequentati del vulcano. Il fronte sta attraversando un piccolo bosco di pini a quota 1.850 m circa. Foto di Filippo Russo pic.twitter.com/OCQRsgsPNR
— Il Mondo dei Terremoti (@mondoterremoti) February 16, 2025
La Sac invita i passeggeri a non recarsi in aeroporto se non dopo aver verificato con la compagnia aerea lo stato del proprio volo.
La colata lavica continua ad avanzare ed è visibile dal satellite
La colata dell'Etna continua ad avanzare lentamente formando una affascinante lingua di fuoco che è visibile anche da satellite. Una spettacolare foto satellitare, scattata dal satellite europeo Sentinel2, del programma Copernicus, è stata diffusa proprio nelle ultime ore, e mostra l'Etna innevato solcato da una sottile striscia di fuoco.
The magnificent #Etna from space.
— ADAM Platform (@PlatformAdam) February 17, 2025
The #Copernicus #Sentinel2 image captured on Feb. 17th at 9,40 UTC shows the lava flow - longer than 4 km - ash emission and gas plume.
Una nuova spettacolare immagine satellitare dell'Etna oggi, con la colata lavica e le ceneri. #Sicilia pic.twitter.com/qmKbpzsV5d
La lingua di lava ha una lunghezza di pochi chilometri, ma sta scendendo inesorabilmente verso valle.
Lo spettacolo offerto dal vulcano sta richiamando in quota anche molti curiosi.
Centinaia di persone, informa l'agenzia ANSA, quasi tutte ben attrezzate e accompagnate dalle guide alpine e vulcanologiche, si sono recate in quota per osservare osservano l'eccezionale fenomeno.
Nel fine settimana però, c'è stato "un afflusso costante dalla strada provinciale 92 e dalla strada Milia di un migliaio di persone, posteggio selvaggio ai margini delle strette strade, blocco della circolazione a piano Vetore e impossibilità di passaggio dei mezzi di soccorso", scrive sui social il capo dipartimento della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, sottolineando che ha "comunicato la situazione di rischio al prefetto per attivare le Forze dell'ordine e la polstrada".