Etiopia, gas e rocce fuoriescono con violenza dal suolo: evacuazioni per il rischio di un'imminente eruzione vulcanica

In Etiopia una serie di terremoti e la fuoriuscita di gas e rocce da un'area vulcanica, nella regione degli Afar, fa temere per una imminente eruzione. Migliaia di persone sono state evacuate.

Da diversi giorni c'è preoccupazione in un'area dell'Etiopia nord-orientale per l'aumento dell'attività sismica e per una serie di segni che fanno pensare a una vicina eruzione vulcanica, tra cui l'emissione di gas, rocce e fango. Migliaia di persone hanno abbandonato le proprie case in preda al panico nella regione degli Afar, circa 165 km a nord-est della capitale, Addis Abeba, per gli evidenti segni di una possibile eruzione imminente, secondo quanto riporta la BBC.

Proprio nei primi giorni del 2025 è stato osservato un potente getto di gas, rocce e fango nell'area del vulcano Dofen. In quest'area, in particolare nel distretto di Awash Fentale, è in corso da fine dicembre uno sciame sismico che potrebbe essere dovuto alla risalita di magma.

Le scosse sono state avvertite anche ad Addis Abeba. Shiferaw Teklemariam, della Ethiopian Disaster Risk Management Commission, ha detto all'agenzia di stampa Reuters che, sebbene sia troppo presto per classificare l'attività come un'eruzione, le autorità stanno prendendo precauzioni.

Il terremoto più forte è stato registrato alla fine di dicembre, con magnitudo superiore a 5.0. Si teme che sia dovuto alla risalita di magma e che sia vicina un'eruzione vulcanica nella regione etiope degli Afar.

Abdu Ali, l'amministratore capo dell'area locale di Afar, ha detto al sito di notizie FBC dell'Etiopia che è in corso un processo di evacuazione per prevenire danni ai residenti. La preoccupazione è dovuta anche al fatto che i terremoti stanno diventando "più alti e più forti".

Non ci sono al momento molte informazioni intorno alla possibile natura dell'eruzione, ma alcune ipotesi fatte sulla base dei video delle ultime ore, fanno pensare alla possibilità di un'attività di tipo freatico o idrotermale. Sono tipi di attività vulcanica dovuti al contatto tra acqua sotterranea e magma.

Una zona geologicamente molto particolare

L'attività vulcanica delle ultime ore si sta verificando nell'area della Rift Valley etiopica. Questo è il settore settentrionale dell'enorme East African Rift System (EARS), una spaccatura continentale (rift in inglese vuol dire spaccatura, o rottura) di età cenozoica lunga 3000 km che si estende dalla tripla giunzione di Afar tra il corno d'Africa e il Medio Oriente, fino al Mozambico occidentale. Segmenti di estensione attiva si verificano dall'Oceano Indiano a ovest fino al Botswana e alla Repubblica Democratica del Congo (RDC).

Cosa sono le rift valley continentali?
Sono grandi fratture nella superficie terrestre che si allargano progressivamente nel tempo portando alla rottura delle placche continentali e alla formazione di nuovi bacini oceanici. Sono aree in cui la crosta continentale è soggetta a distensione. In queste aree di spaccatura della crosta terrestre si ha vulcanismo, con formazione di vulcani e terremoti, per la risalita di magma dalle profondità della Terra.

Quello dell'Africa orientale è l'unico sistema di rift al mondo attivo su scala continentale, e fornisce ai geologi una visione di come queste spaccature continentali si sviluppano nel tempo in centri di espansione oceanica come la dorsale medio-atlantica.

Lungo queste aree di distensione si verifica vulcanismo, e l'attività delle ultime ore nella regione di Afar, in Etiopia, ne è una dimostrazione.