Esondano i fiumi in Emilia Romagna, il maltempo quando finirà?

Allerta meteo rossa in Emilia Romagna, piene importanti nel Modenese, esondazione del Savio e altri fiumi in Romagna. La situazione e le nostre foto esclusive dall’aereo.

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Svincolo A1/A22 allagato, foto Luca Lombroso, volo cortesia Aeroclub Sassuolo /Alessandro Lucchi. Riproduzione vietata.

La depressione Zacharis, nome assegnato dal Dipartimento di Meteorologia dell’Università di Berlino, che si è formata ieri sull’Italia centrale a seguito del nuovo fronte polare, si farà ricordare a lungo, un po’ come la tempesta Vaja dello scorso ottobre. La situazione sinottica è di quelle classiche per il maltempo autunnale o invernale, ma si è formata in maggio trovando quindi mari più caldi, e fatto ancora più inusuale ha trovato, sulle montagne, la neve tardiva di domenica scorsa.

Particolarmente colpita, in questa situazione sinottica, è l’Emilia Romagna, ma il maltempo nelle varie sue sfacettature ha colpito molte regioni Italiane. Ecco cosa è successo, con la straordinaria documentazione fotografica raccolta in volo grazie alla collaborazione con l’Aeroclub di Sassuolo.

Le piene ed esondazioni in Emilia Romagna.

Era previsto, annunciato dai nostri articoli ed ufficializzato dagli allerta meteo, arancione, diramati nei giorni scorsi, e puntuali le precipitazioni, consistenti, hanno portato all’ingrossamento dei fiumi e ad esondazioni in Emilia Romagna. Piogge fra 30 e 50 mm nelle zone di pianura, fra 60 e 100 mm in Appennino a cui si è aggiunta l’acqua di fusione della neve hanno portato in particolare il Fiume Secchia a superare la soglia di allarme, e sebbene poco inferiore alle piene del dicembre 2009 e 2017, le campagne nei dintorni di Modena si sono allagate, circondando in modo spettacolare l’Autostrada del Sole allo svincolo con l’Autobrennero, nei pressi di Campogalliano. Molti i timori per la tenuta degli argini, sotto stretta sorveglianza.

Ancora più critica la situazione in Romagna, la ferrovia fra Bologna e Rimini è rimasta interrotta per quasi tutta la giornata. Il fiume Savio ha rotto gli argini in diversi punti, rotte anche del Montone a Forlì e del Sillaro nei pressi di Imola. Invitiamo ad informarsi dalle autorità locali sulle chiusure e riaperture di ponti e scuole, perché la situazione è in continua evoluzione.

Altre perturbazioni in settimana

La situazione, a scala sinottica, resta veramente inusuale. Il caldo c’è, ma dove non dovrebbe esservi, domenica i termometri hanno superato i 30°C nel nord della Russia, verso il Mar Bianco. Verso la Siberia si osservano anomalie termiche fino a 20°C oltre la media, l’anticiclone delle Azzore è sostanzialmente assente dalle sue zone usuali, mentre si sposterà un massimo verso la Scandinavia. La conseguenza si avrà mercoledì, con un nuovo impulso freddo e perturbato che riattiverà l’attuale depressione. Le nostre mappe per mercoledì mostrano chiara la zona di piogge e temporali, anche intensi, attorno al minimo che staziona al centro-sud, e addirittura la neve in Appennino tosco-Emiliano e centrale, oltre i 1000-1200 m circa. Pioggge irregolari, per fortuna meno intense, al nordest.

Un’altra perturbazione, e potrebbe essere più intensa, si avvicinerà nel fine settimana, ancora con neve tardiva sulle Alpi, dove c’è più manto bianco che a Natale, ci segnalano un metro e mezzo sulle Dolomiti a 2300 m!

Seguite i nostri articoli per i dettagli, e, importante, mai sottovalutare gli allerta meteo, gli eventi estremi, ormai è chiaro, sono la nuova normalità.