L’epidemia dengue dilaga nei paesi tropicali, allerta negli aeroporti in Italia. Dove vaccinarsi?
È emergenza dengue in centro sud America, oltre 1 milioni di casi in Brasile. Allerta in porti e aeroporti in base a una la circolare del Ministero della Sanità. Dal 20 febbraio è disponibile il vaccino, ecco dove è possibile vaccinarsi.
Cresce la preoccupazione per la possibile diffusione della Dengue, una malattia tropicale trasmessa da alcuni tipi di zanzara. Endemica da sempre nei paesi tropicali, già da qualche anno scienziati da un lato e autorità sanitarie dall’altro seguono con preoccupazione i rischi di aumento di malattie tropicali connessi al mix fra cambiamenti climatici e globalizzazione.
Ora l’allerta cresce a seguito di una epidemia in corso soprattutto in centro e sud America, tanto da indurre ad aumentare il livello di vigilanza negli aeroporti italiani.
La dengue autoctona è già arrivata in Europa ed Italia
Dengue è una malattia virale veicolata dalla zanzara Aedes aegypti, non presente in Italia, e in misura minore dalla zanzara tigre (Aedes albopictus), presente da alcuni anni in Italia. Causa febbre alta, dolori alle ossa e muscoli tanto da essere nota anche come febbre spaccaossa, mal di testa, eruzioni cutanee.
In rari casi può evolvere nella grave e molto pericolosa forma emorragica. Non vi è cura specifica ma solo trattamenti sintomatici. Ricordiamo che non vi è alcun pericolo di trasmissione del dengue per contatto o respiratorio, il virus infatti ha bisogno di un vettore attraverso le zanzare di cui sopra.
Fino a pochi anni fa, i casi di dengue in Europa ed Italia erano solo importanti, ovvero colpivano viaggiatori di ritorno da viaggi tropicali. Già da qualche anno però sono comparsi focolai in zone limitate di Portogallo (isola di Madera), Spagna, Francia e Grecia. Nella tarda estate e autunno 2023 è stata la volta dell’Italia, che per la prima volta ha visto 83 casi autoctoni.
È emergenza in America Latina
Vari paesi del centro e sud America, anche a seguito dalla fase de El Nino, sono alle prese con la diffusione del virus.
Nei primi mesi del 2024 sono oltre 1.5 milioni i casi in Brasile, anche Argentina, Perù, Guatemala, Costa Rica hanno attivato lo stato di allerta o di emergenza, o introdotto appositi protocolli sanitari e di prevenzione. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) nel 2024 in centro e sud America l’aumento di casi è del 157% rispetto al 2023 e del 225% rispetto alla media degli ultimi 5 anni.
La circolare del ministero della Salute: le azioni negli aeroporti e porti
A seguito di questa situazione, il Ministero della Saluta dell’Italia ha emanato una circolare il 14 febbraio 2024, che prevede vigilanza negli aeroporti e porti. E’ prevista fra le altre cose la sanificazione degli aerei provenienti dalle aeree a rischio e su navi e imbarcazioni da diporto che nei 28 giorni precedenti all’arrivo in Italia abbiamo transitato in porti di paesi a rischio.
Vigilanza anche su alcune merci provenienti dai tropici come pneumatici usati, fiori e piante ornamentali, legname esotico. Una nuova circolare è uscita il 14 marzo, con chiarimenti e integrazioni alla precedente.
Secondo il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Francesco Vaia non c'è allarme Dengue in Italia. Sono però state messe in campo misure per evitare che la zanzara Aedes aegypti attecchisca in Italia.
Non sono previsti controlli sui viaggiatori provenienti dalle aeree a rischio, ma il Ministero sta lavorando per sperimentare test rapido anti-Dengue, volontario e gratuito.
Come difendersi dal dengue: iniziate le vaccinazioni in Italia
La prima forma di prevenzione del dengue e di altre malattie trasmesse da zanzare e proteggersi dalle punture e prevenire il proliferare delle zanzare. Concentriamo però l’attenzione su una notizia importante: è ora disponibile in Italia il vaccino per il Dengue.
Dal 20 febbraio sono iniziate le somministrazioni del vaccino “tetravalente vivo attenuato TAK-003” all’Istituto nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani”, a Roma. Prima della somministrazione è necessaria una visita infettivologa. Sono previste due dosi sottocutanee, somministrate a tre mesi di distanza l’una dall’altra.
Il vaccino è consigliato principalmente a chi soggiorna a lungo in zone tropicali o subtropicali o a chi ha già avuto la Dengue e deve recarsi in aree endemiche. Maggiori informazioni sono reperibili nel sito dell’ IRCCS Lazzaro Spallanzani.
Il vaccino sta arrivando anche in alcune regioni, in Lombardia sono già state effettuate 40 vaccinazioni. Al riguardo informatevi presso il servizio igiene pubblica dell’azienda sanitaria del vostro territorio.
Infine, il vaccino è a pagamento, non solo in Italia ma anche nei paesi a maggior rischio dove sia disponibile. Questo aspetto induce a riflettere sugli aspetti etici e anche sanitari di questa scelta. Molti di questi ultimi sono paesi in via di sviluppo in cui gran parte della popolazione ha scarse disponibilità economiche.