Enorme incendio sulle Alpi nella giornata del caldo record
Enormi le dimensioni dell'incendio innescatosi nel pomeriggio sulle Alpi in provincia di Belluno. Il forte vento di Foehn impedisce le operazioni aeree. Il disastro in una giornata segnata dal caldo record in tutto il centro-nord Italia.
Nel pomeriggio di questo 24 ottobre del 2018 che resterà alla storia per le altissime temperature registratesi in molte località del Nord e del centro, un vasto incendio è scoppiato sulle Alpi sopra Belluno, non lontano dalle Dolomiti, nella valle di San Lucano, nel comune di Cencenighe Agordino. La causa dell'enorme incendio, che nel giro di poche ore si è esteso su un'area molto ampia, sarebbe la caduta di un albero sui fili dell'alta tensione. Le scintille avrebbero innescato l'enorme rogo, allargatosi poi rapidamente a causa del forte vento di Foehn. Vento di Foehn sulle cui cause abbiamo approfondito oggi con questo articolo.
In corso le operazioni di soccorso di due escursionisti
Il Soccorso Alpino e Speleologico informa che sono in corso le operazioni di soccorso di due giovani escursionisti, rimasti bloccati per ore lungo un sentiero sopra Agordo. I due giovani, sorpresi dal fumo nei pressi del Bivacco Bedin, sono in continuo contatto con i soccorritori, ma l’elicottero dei vigili del fuoco alzatosi in volo nel pomeriggio per recuperarli ha dovuto annullare l'operazione per il forte vento. I due sono comunque in contatto con i soccorritori, che proprio in queste ore stanno risalendo la montagna per raggiungerli e portarli in salvo.
Sono tre i focolai individuati dai Vigili del fuoco, che si trovano sul posto con una quarantina di unità. A causa del fortissimo vento di Foehn, però, non sono potuti intervenire i mezzi canadair. Si spera che il vento cali di intensità per consentire le operazioni di soccorso. La colonna di fumo è enorme e diminuisce la visibilità: è visibile a 40 km di distanza ed il fumo è arrivato fino a Belluno.
Una giornata di caldo record nel Nord: 30°C a Reggio Emilia
Il 24 ottobre del 2018 resterà negli annali di meteorologia d'Italia per le temperature massime registrate in molte località del centro-nord. L'Osservatorio ìGeofisico del DIEF – Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell'Università di Modena e Reggio Emilia, ha registrato una massima di 26.7°C in centro città: battuto il record di temperatura più elevata per la terza decade di ottobre. Valori record anche in periferia a Modena. Il massimo è stato però raggiunto a Reggio Emilia, dove sono stati registrati addirittura 30.3°C. Un dato storico.
Dopo questa intensa ondata di caldo in pieno autunno, è atteso per i fine settimana un forte peggioramento su cui diamo approfondimenti nelle prossime ore.