Ennesima alluvione lampo sulla Sicilia occidentale: i video
Una forte ondata di maltempo ha colpito le scorse ore la Sicilia occidentale, dove si è verificata l'ennesima alluvione lampo di questa stagione autunnale nel trapanese.
Quello del 2022 passerà nella storia come uno degli autunni più piovosi per la Sicilia occidentale. In modo particolare per la provincia di Trapani, che nel giro di 20 giorni è stata interessata da ben tre distinti eventi alluvionali lampo. L’ultimo solo ieri, quando un sistema convettivo, organizzato in una “v-shaped storm”, ha attraversato l’Isola, dispensando forti piogge, temporali e nubifragi, davvero violenti.
La situazione più critica si è riscontrata a Salinagrande, in provincia di Trapani in Sicilia, dove proprio in mattinata le piogge incessanti hanno provocato un’alluvione lampo. Situazione difficile pure nei dintorni di Sciacca, dove nelle ultime 24 ore l’accumulo complessivo di pioggia ha superato i 108 mm. Parliamo di accumuli notevoli in zone particolarmente vulnerabili al dissesto idrogeologico.
La presenza di una forte avvezione di umidità lungo il settore pre-frontale nei medi e bassi strati, lì dove era attivo un flusso umido da Sud ricco di umidità, ha contribuito ad esaltare la fenomenologia, favorendo autentici nubifragi che hanno coinvolto soprattutto il basso trapanese e la parte più occidentale dell’agrigentino. Queste precipitazioni intense, ristrette in spazi temporali molto ristretti, hanno provocato la rapida ondata di piena dei principali corsi d’acqua dell’area, già gonfi dopo gli eventi temporaleschi che hanno coinvolto le stesse aree nelle scorse settimane.
I sistemi temporaleschi a mesoscala, come le “v-shaped storm”, nella fase di maturità, sono caratterizzati un forte “updraft” (violenta corrente ascensionale) che sfonda fino in stratosfera, originando un “overshooting top”, sopra l’incudine del cumulonembo temporalesco, che blocca il vento ai livelli superiori, forzando il flusso a divergere intorno ad esso. Il flusso in alta quota tende ad erodere la sommità dell’”updraft” e trasporta i residui della nube sottovento, originando la tipica forma a “V”.