Riscaldamenti, si riaccendono i termosifoni in alcune aree dell'Italia: 10 consigli sul corretto utilizzo degli impianti

Energia: riscaldamenti, da ENEA 10 consigli sul corretto utilizzo degli impianti nella stagione più fredda che si apre adesso. Con un messaggio importante: bastano 19°C in casa per garantire il comfort necessario, e risparmiare così sui consumi.

riscaldamenti
Con l'avanzare dell'autunno torna in Italia il tempo delle prime accensioni dei riscaldamenti. Alcuni consigli di ENEA per ridurre consumi e per un corretto uso.

Caldaie e termosifoni si sono rimessi in moto già a partire dalla scorsa settimana con l’accensione degli impianti nella fascia E che comprende molte grandi città del Nord Italia, come Milano, Torino, Bologna e Venezia. Per unire comfort e risparmio, arrivano da ENEA ( Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) indicazioni sul corretto utilizzo degli impianti di riscaldamento. Primo consiglio: attenzione alla temperatura di mandata dell’acqua!

In genere le fasce orarie di riscaldamento della casa vengono programmate con un cronotermostato, che però permette di settare solo la temperatura interna all’abitazione e non quella di mandata dell’acqua nei termosifoni che rimane preimpostata e fissa.

“Con variazioni della temperatura esterna anche di dieci gradi su base giornaliera, bisogna evitare di mandare acqua sempre alla stessa temperatura ai termosifoni. La soluzione ideale è quella di abbinare una termoregolazione climatica alla caldaia per il riscaldamento”, spiega Nicolandrea Calabrese, responsabile Laboratorio ENEA di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano.

La termoregolazione climatica permette la regolazione della temperatura di mandata dell’impianto di riscaldamento in funzione delle condizioni climatiche esterne, mantenendo la temperatura dell’ambiente desiderata e limitando i consumi. In pratica, minore è la temperatura esterna, più alta sarà la temperatura di mandata ai termosifoni o al pavimento radiante.

Il consiglio.
Occorre determinare in quale delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia ci si trova: infatti, il numero di ore massime di accensione varia, per legge, in base alla zona climatica. Bastano 19°C per garantire il comfort necessario. Per ogni grado in meno si risparmia fino al 10% sui consumi di combustibile.

“Questo tipo di termoregolazione è fondamentale sia per le caldaie a condensazione, che lavorano a basse temperature, ma anche per le pompe di calore, tenendo sempre a mente che per ogni grado aggiuntivo richiesto spendiamo il 2,5% di energia in più.

Installando valvole termostatiche, obbligatorie per legge nei condomini, si possono ridurre i consumi fino al 20%.

Visto che la mandata può variare anche di 10° C, possiamo limitare i consumi fino al 25%!”, conclude Calabrese.

I consigli di ENEA per l'uso dei riscaldamenti nella stagione fredda 2024-2025

  1. Abbina alla caldaia per il riscaldamento un sistema di regolazione climatico. La termoregolazione climatica interviene attraverso una regolazione “scorrevole” sulla temperatura di mandata dell’acqua all’impianto di riscaldamento in funzione delle condizioni climatiche esterne, consentendo di mantenere la temperatura dell’ambiente desiderata e limitando i consumi fino al 25% ogni 10° C in meno.
  2. Installa sistemi di monitoraggio e controllo. Monitorare i consumi energetici attraverso contatori intelligenti è fondamentale per acquisire consapevolezza sulle proprie abitudini di consumo e per individuare tempestivamente eventuali perdite o malfunzionamenti.
  3. Esegui la manutenzione degli impianti Un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, è pulito e senza incrostazioni di calcare. Per chi non effettua la manutenzione del proprio impianto è prevista una multa a partire da 500 euro (D.P.R. 74/2013).
  4. Controlla la temperatura degli ambienti e attenzione alle ore di accensione Occorre innanzitutto determinare in quale delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia ci si trova: infatti, il numero di ore massime di accensione varia, per legge, in base alla zona climatica. Bastano 19°C per garantire il comfort necessario. Per ogni grado in meno si risparmia fino al 10% sui consumi di combustibile.
  5. Scherma le finestre durante la notte. Persiane e tapparelle o anche tende pesanti riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.
  6. Non coprire i radiatori Evita di porre schermature davanti ai termosifoni, come tende o mobili, che ostacolano la diffusione del calore verso l’ambiente. Bene, invece, inserire materiali riflettenti tra muro e termosifone: anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno.
  7. Non lasciare le finestre aperte troppo a lungo. Per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti, mentre lasciare le finestre aperte troppo a lungo comporta inutili dispersioni di calore.
  8. Fai un check-up dell’abitazione. Scegli un tecnico qualificato per valutare l’efficienza dell’impianto di riscaldamento e lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre. Si può arrivare ad abbattere i consumi fino al 40%.
  9. Installa valvole termostatiche. Obbligatorie per legge nei condomini, le valvole termostatiche permettono di ridurre i consumi fino al 20%.
  10. Scegli soluzioni di ultima generazione. Sostituisci il vecchio impianto con uno a condensazione o a pompa di calore ad alta efficienza e adotta cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici a distanza.