El Niño è iniziato? Le acque equatoriali del Pacifico registrano più di mezzo grado sopra la media
La temperatura superficiale del mare è una delle tante variabili fondamentali da analizzare per confermare un evento di El Niño. Di seguito, vi invitiamo a scoprire le risposte fornite da NOAA in merito alla domanda: è già iniziato questo fenomeno?
Alcuni giorni fa è stato registrato che l'anomalia della temperatura superficiale del mare (SST) sul Pacifico equatoriale corrispondente alla regione del Niño 3.4, è di circa +0,5 °C. Nella notte di lunedì 15 maggio, infatti, l'anomalia SST ha raggiunto il valore di +0,529 °C. Vale la pena ricordare che la regione oceanica Niño 3.4 è quella che influenza direttamente le condizioni meteorologiche delle aree centrali e meridionali del Cile, principalmente.
Per la stragrande maggioranza delle persone, il fatto che questo numero sia registrato potrebbe essere sufficiente per dichiarare un evento di El Niño. Ma questo fenomeno naturale richiede un'analisi approfondita delle variabili atmosferiche e oceaniche, e deve durare per un certo periodo di tempo.
Nell'ultimo aggiornamento dell'anomalia SST, si può vedere che da lunedì c'è stata una leggera diminuzione di questa variabile oceanica, raggiungendo +0,435 giovedì 18 maggio mattina. A questo proposito, anche se la media mensile superasse presto i +0,5 °C, i meteorologi non dichiareranno l'inizio di El Niño a meno che l'atmosfera tropicale non risponda specificamente nel modo previsto per la fase calda. Quindi da cosa dipende dichiarare un episodio di El Niño? Per rispondere, ci rivolgeremo alla spiegazione sequenziale presentata dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) attraverso 3 domande chiave.
- L'anomalia mensile SST, nella regione di Niño 3.4, è uguale o maggiore di +0,5 °C?
- Si prevede che questa anomalia superiore a +0,5 °C continui almeno per i prossimi trimestri?
- C'è un cambiamento apprezzabile nella Cella di Walker? In sostanza, piove di più sul Pacifico centrale e meno sull'Indonesia?
Se la risposta a tutte e 3 le domande è sì! allora è fattibile proseguire con l'analisi di altre variabili oceaniche e atmosferiche, per supportare ulteriormente la presenza di un episodio di El Niño (fase calda). Come puoi vedere, comunicare ufficialmente un evento di questo tipo richiede diligenza nel lavoro scientifico.
¡En alerta! Calentamiento global del océano
Secondo recenti rapporti del NOAA, le condizioni oceaniche calde non si limitano solo al Pacifico tropicale. Nonostante alcune temperature oceaniche insolitamente fredde al largo della costa orientale degli Stati Uniti, l'oceano globale si è presentato notevolmente caldo. In questo senso, lo sviluppo di un episodio di El Niño non fa che aumentare la possibilità di record di temperature oceaniche su scala globale. Di conseguenza, è probabile che si manifestino importanti impatti ecologici, anche per pesci e coralli.
Un altro fattore che la NOAA sta prendendo in considerazione è che il calore diffuso dell'oceano potrebbe rendere un po' più difficile per le temperature calde nel Pacifico equatoriale indurre una risposta nell'atmosfera così come la conosciamo. Sebbene sia prevedibile un evento meteorologico estremo associato a El Niño, ricordiamoci che gli impatti sono anche economici e logistici, generando maggiore vulnerabilità nei paesi con redditi e risorse inferiori.