La crisi climatica e il voto del 25 settembre: l'appello degli scienziati
Scienziati del clima italiani hanno pubblicato una lettera aperta diretta ai partiti politici affinché la crisi climatica entri nelle elezioni del 25 settembre, con urgenti misure per ridurre drasticamente le emissioni di CO2 e promuovere azioni di adattamento.
In vista delle elezioni politiche anticipate del 25 settembre prossimo in Italia, numerosi scienziati del clima italiani hanno lanciato un appello ai partiti politici chiedendo azioni forti per combattere la crisi climatica. "Un voto per il clima" è il titolo della lettera aperta della Società Italiana per le Scienze del Clima, che ha già ricevuto oltre 10.000 firme di appoggio sul web (al 4 agosto), un numero in costante crescita.
"La scienza del clima ci mostra da tempo che l'Italia, inserita nel contesto di un hot spot climatico come il Mediterraneo, risente più di altre zone del mondo dei recenti cambiamenti climatici di origine antropica e dei loro effetti - si legge nella lettera aperta - non solo sul territorio e gli ecosistemi, ma anche sull'uomo e sulla società, relativamente al suo benessere, alla sua sicurezza, alla sua salute e alle sue attività produttive.
Il riscaldamento eccessivo, le fortissime perturbazioni al ciclo dell'acqua e altri fenomeni meteo-climatici vanno ad impattare su territori fragili e creano danni a vari livelli - si legge ancora - influenzando fortemente e negativamente anche le attività economiche e la vita sociale. Stime assodate mostrano come nel futuro l'avanzare del cambiamento climatico ridurrà in modo sensibile lo sviluppo economico e causerà danni rilevanti a città, imprese, produzioni agricole, infrastrutture".
Il Mediterraneo e l'Italia, particolarmente colpite dalla crisi climatica
L'appello ricorda come per un grado di riscaldamento globale in più rispetto al presente, si avranno mediamente su scala globale un aumento del 100% della frequenza di ondate di calore e tra il 30 e il 40% di aumento della frequenza di inondazioni e siccità, con una conseguente diminuzione del benessere e del prodotto interno lordo.
Nel Mediterraneo e in Italia, aree geografiche colpite in questa estate del 2022 da potenti ondate di calore e siccità, dal rapido ritiro dei ghiacciai alpini e da altri eventi estremi, la situazione potrebbe essere anche più critica.
L'appello: "Un voto per il clima"
Per i firmatari è urgente porre questo problema in cima all'agenda politica, e l'avvicinamento alle prossime elezioni diventa l'occasione per farlo concretamente.
Gli scienziati del clima che hanno lanciato l'appello chiedono ai partiti politici di considerare la lotta alla crisi climatica come la base necessaria per ottenere uno sviluppo equo e sostenibile negli anni a venire, mettere in pratica azioni di adattamento che rendano i nostri territori più resilienti a ondate di calore, siccità, eventi estremi di precipitazione, innalzamento del livello del mare e fenomeni bruschi di varia natura; azioni che non seguano una logica emergenziale ma di pianificazione e programmazione strutturale.
Sottolineano che bisogna spingere fortemente sulla riduzione delle nostre emissioni di gas serra, decarbonizzando e rendendo circolare la nostra economia, accelerando il percorso verso una vera transizione energetica ed ecologica.