Cos'è questo enorme e misterioso anello di metallo da 500 kg caduto dal cielo in un villaggio del Kenya?

Un evento straordinario ha interrotto la tranquillità di Mukuku, un piccolo villaggio situato a sud-est di Nairobi, in Kenya, quando un enorme anello di metallo è caduto dal cielo lo scorso 30 dicembre.

Con un diametro di 2,5 metri e un peso di quasi 500 chilogrammi, l'oggetto ha colpito una zona disabitata senza causare feriti, sebbene abbia suscitato stupore e preoccupazione tra i residenti. Secondo testimoni locali, l'oggetto è arrivato avvolto dalle fiamme ed è rimasto fumante tra la vegetazione. Quando le autorità sono arrivate sulla scena, l'anello era ancora caldo, costringendo la polizia a circoscrivere l'area per proteggere i curiosi. Nel giro di poche ore, gli specialisti dell'Agenzia spaziale del Kenya (KSA) sono giunti sul posto ed hanno preso in custodia l'oggetto.

Identificando il mistero: detriti spaziali a Mukuku

Dopo un'indagine preliminare, la KSA ha identificato l'oggetto come un anello di separazione di un razzo spaziale. Questi componenti sono essenziali nei lanci, poiché collegano i carichi utili ai lanciatori e vengono rilasciati nell'atmosfera una volta completata la loro funzione.

Normalmente, questi pezzi dovrebbero disintegrarsi al rientro nell'atmosfera terrestre. In questo caso, però, l'anello è arrivato sulla Terra praticamente intatto, violando gli standard di sicurezza aerospaziale. Sebbene non sia stato ancora collegato ad alcuna missione specifica, l'incidente ha sollevato interrogativi sulla responsabilità delle agenzie spaziali e delle aziende private nella gestione dei propri rifiuti.

Inizialmente si vociferava che il governo keniano avesse presentato una richiesta di risarcimento all'India, ma la KSA ha smentito tale notizia e ha affermato che il caso era ancora in fase di indagine.

I rifiuti spaziali: un problema globale in crescita

Questo incidente ci ricorda un problema che affligge l'intero pianeta: la crescita esponenziale dei detriti spaziali.

Non è la prima volta che si verifica un evento di questo tipo. Nel marzo 2023, un cilindro di metallo ha colpito il tetto di una casa in Florida, Stati Uniti. Dopo le indagini, si è scoperto che l'oggetto era una scatola di batterie scartata dalla Stazione Spaziale Internazionale nel 2021. Tali incidenti, sebbene rari, sottolineano i rischi che derivano dall'espansione delle attività spaziali senza normative più severe.

Uno studio pubblicato nel 2022 ha lanciato l'allarme: nei prossimi 10 anni c'è una probabilità del 10% che parti di razzi causino feriti o addirittura decessi. Sebbene molti di questi frammenti finiscano negli oceani o in aree disabitate, la crescente densità di lanci commerciali e scientifici aumenta le probabilità che oggetti spaziali colpiscano aree abitate.

L'espansione dell'industria aerospaziale e le sue sfide

Il boom del settore aerospaziale, trainato da agenzie governative e aziende private, ha moltiplicato i lanci negli ultimi anni. Dai satelliti per le telecomunicazioni alle missioni scientifiche ed esplorative, lo spazio è sempre più ingombro di apparecchiature e, con esse, detriti.

Il caso di Mukuku evidenzia l'urgente necessità di rafforzare la normativa internazionale che disciplina la gestione dei detriti spaziali. Attualmente, la maggior parte della responsabilità ricade sui paesi e sulle aziende che effettuano i lanci, ma la supervisione è limitata.

Inoltre, i costi associati allo smaltimento o al recupero sicuro di questi rifiuti rappresentano spesso un ostacolo all'attuazione di misure più severe. Mukuku è stata fortunata perché l'oggetto non ha causato danni personali, ma non tutte le comunità possono contare sulla stessa fortuna.