Giugno è stato un mese di caldo estremo in Italia, Francia e Spagna

In Europa abbiamo appena vissuto il secondo mese di giugno più caldo mai registrato, mentre a livello globale è stato il terzo più caldo, secondo l'ultimo bollettino climatico di Copernicus. Temperature eccezionalmente elevate per un lungo periodo sono state registrate in Italia, Francia e Spagna. "Sono gli effetti del cambiamento climatico causato dall'uomo".

caldo
Il mese di giugno in Europa è stato il secondo più caldo da quando ci sono dati secondo il bollettino Copernicus.

L’Europa nel suo insieme ha appena vissuto il secondo mese di giugno più caldo mai registrato, con temperature superiori alla media di circa 1.6°C. Il giugno del 2022 passerà quindi alla storia per essere stato uno dei più caldi da quando abbiamo registrazioni, in modo particolare in Italia, Francia e Spagna, paesi in cui sono state registrate temperature estreme.

Questi sono i dati appena pubblicati dal Copernicus Climate Change Service (C3S), il servizio implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea, con il finanziamento dell’UE, che pubblica regolarmente bollettini climatici mensili con i cambiamenti osservati nella temperatura dell’aria superficiale globale, nella copertura del ghiaccio marino e nelle variabili idrologiche.

In Italia, Francia e Spagna temperature eccezionalmente elevate

Sono quindi l'Italia, la Francia e la Spagna ad aver sperimentato in questo inizio di estate 2022 lunghi periodi di temperature eccezionalmente elevate. Anche a livello globale però, informa Copernicus, quello di quest'anno è stato un mese anomalo, diventando il terzo mese di giugno più caldo mai registrato. La temperatura globale media di giugno scorso è stata infatti di 0,31 gradi centigradi più elevata rispetto alla media registrata tra il 1991 e il 2020.

Temperature superiori alla media sono state registrate anche in Cina, Giappone e Stati Uniti. Temperature più fredde rispetto alla media sono state rilevate invece in Groenlandia e nella maggior parte del Sud America.

L'Europa sud-occidentale avvolta nel caldo

L'Europa sud-occidentale ha sperimentato quest'anno il primo periodo di grande caldo nella seconda metà di maggio, con grande anticipo rispetto al normale. Ne parlavamo su Meteored due mesi fa, quando segnalavamo temperature più proprie di luglio in pieno mese di maggio.

Quest'area del continente è stata colpita da un ulteriore periodo di temperature eccezionalmente elevate quattro settimane dopo, raggiungendo il picco il 17 giugno, quando l'intera Penisola Iberica e le aree meridionali della Francia hanno sperimentato un'ondata di caldo davvero anomala per un mese di giugno, e molto prolungata.

"Questi periodi - informa Copernicus - sono in netto contrasto con le temperature eccezionalmente fredde registrate nella regione ai primi di aprile 2022 e con le minime meno accentuate rilevate nello stesso mese in Spagna. Il direttore del Copernicus Climate Change Service, Carlo Buontempo, ha affermato: "nei prossimi anni si prevedono ondate di calore sempre più frequenti e forti, simili a quelle osservate quest'anno in Europa e oltre.

Caldo, siccità, incendi e il disastro della Marmolada in Italia

La parte finale di giugno e poi l'inizio di luglio sono state segnate poi di nuovo dal caldo estremo in Italia, con temperature molto superiori alla media che hanno ulteriormente peggiorato la situazione di grave siccità.

In questo contesto, dopo settimane di caldo anomalo anche in quota e con la neve che quest'anno si è sciolta con due mesi di anticipo sulle Alpi, si è verificato il drammatico crollo di parte del ghiacciaio della Marmolada, che ha causato 11 morti. Il caldo eccezionale ha aiutato anche nella propagazione di incendi. Alcuni hanno devastato intere aree naturali a Roma.

Ondata di caldo fuori dalla norma: non era inaspettata: "sono gli effetti del cambiamento climatico causato dall'uomo"

Copernicus spiega che "nonostante queste ondate di calore in zone dell'Europa e dell'Asia siano fuori dalla norma, si tratta di eventi non inaspettati.

Nell'ultimo rapporto dell'Ipcc infatti, si prevede un aumento nella frequenza e nell'intensità delle ondate di caldo. Secondo il panel intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici "questa situazione va attribuita al cambiamento climatico causato dall'uomo ed è destinata ad aumentare in futuro per via del riscaldamento globale".