Ghiacciai che scompaiono, ecco cos'è il progetto Ice Memory
Una grande banca dati del ghiaccio in Antartide, una "biblioteca" sul nostro passato grazie a carote prelevate dai ghiacciai del pianeta. Ecco cos'è il progetto Ice Memory, che punta a preservare la memoria dei ghiacciai in via di scomparsa dalle Alpi all'Asia.
Ice Memory è un progetto di ricerca internazionale riconosciuto dall’UNESCO con un duplice obiettivo: raccogliere e conservare campioni di ghiaccio prelevati dai ghiacciai di tutto il mondo che potrebbero scomparire o ridursi moltissimo a causa del riscaldamento globale. L'obiettivo è preservare una testimonianza dei ghiacciai attuali, minacciati dal riscaldamento globale, per le generazioni future.
Il progetto - si legge sul sito ufficiale - si propone di raccogliere carote di ghiaccio dai ghiacciai di tutto il mondo e di conservarle in una «biblioteca» per preservare le informazioni che tali veri e propri archivi di epoche passate possono fornire. A questo scopo è stato predisposto un sito in Antartide dove le carote verranno trasferite e conservate per salvaguardare le informazioni in esse racchiuse per le future generazioni di scienziati.
I ghiacciai sono le sentinelle dei cambiamenti climatici
La criosfera mondiale è molto sensibile alle variazioni climatiche, tanto che i ghiacciai sono chiamati "le sentinelle dei cambiamenti climatici" e sono una sorta di “termometro” per misurare lo stato del clima. Il riscaldamento climatico in atto sta avendo un effetto diretto e devastante sullo stato di salute dei ghiacci. Interi sistemi glaciali si stanno riducendo, disaggregando e alcuni, oramai, scomparendo.
Con le attuali condizioni climatiche - si legge sul sito italiano della campagna Ice Memory - gli scienziati stimano che la gran parte dei ghiacciai delle Alpi al di sotto dei 3600 m di altitudine sparirà entro il 2100, un danno enorme alla risorsa acqua, oltre alle note conseguenze ambientali.
Tutte le informazioni stoccate negli strati di ghiaccio vengo letteralmente dilavate e perse fin dalle prime fasi di fusione dei ghiacciai. Per questo è emersa l'urgenza di conservare carote di ghiaccio per la futura memoria del clima e del pianeta del passato.
I carotaggi nel mondo
A partire dal 2015 sono stati eseguiti vari carotaggi in diverse aree del pianeta, come il Col du Dôme, sul versante italiano del Monte Bianco, il Nevajo Illimani, Bolivia, il Monte Elbrus, Georgia, Altai, in Russia, il Grand Combin, in Svizzera.
I carotaggi in Italia su Alpi e Appennini
Nella cornice internazionale di Ice Memory, l’Italia è impegnata nella conservazione dei segnali climatici e ambientali provenienti dagli ambienti alpini e appennici. La selezione comprende due ghiacciai nelle Alpi orientali (Marmolada e Montasio), l’ultimo corpo glaciale residuo negli Appennini (Gran Sasso d’Italia) e due ghiacciai d’alta quota nelle Alpi occidentali (Grand Combin e Monte Rosa).
La scelta dei siti tiene in considerazione l’attuale accelerazione del tasso di riduzione delle superfici glaciali. Ghiacciai a basse quote e latitudini più meridionali come il Montasio e il Calderone sono destinati a scomparire nei prossimi decenni. Ice Memory rappresenta quindi l’ultima opportunità per conservare le informazioni ambientali e climatiche in essi contenuti. Nei mesi scorsi ha avuto risalto in Italia il prelievo di una carota di ghiaccio dall'ex ghiacciaio del Calderone, fino a pochi anni fa il più meridionale d'Europa.
L’Italia è tra i capifila del progetto, sotto la guida del dell’Istituto di Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISP-CNR) e l’Università Ca' Foscari Venezia, assieme alla Fondation Université Grenoble Alpes (Francia). Il progetto riunisce: Paul Scherrer Institut (PSI), CNRS, French National Research Institute for Sustainable Development (IRD-France); Istituto Polare Francese (IPEV) e il Programma nazionale per le ricerche in Antartide (PNRA).
Una banca dati del ghiaccio per il futuro
Viene così costituito un archivio climatico mondiale, una grande banca-dati del ghiaccio, della storia del clima e dell’ambiente che sarà fondamentale per le future generazioni di scienziati. La conservazione delle carote permetterà nel futuro di avere accesso a informazioni altrimenti non più disponibili e analizzarle con tecnologie più avanzate. Le carote estratte vengono trasferite in Antartide, un grande freezer naturale, andando a formare un archivio del clima davvero prezioso.