In diretta dall'oceano Pacifico: arriva El Niño con sconvolgimenti globali?
Scienziati del clima e meteorologici stanno monitorando con attenzione le acque dell’Oceano Pacifico. Si teme un repentino passaggio a condizioni di El Niño. Si temono temperature record su molti continenti, quali impatti in Italia? In diretta da Costa Rica gli aggiornamenti.
Meteorologi, climatologi e scienziati di varie discipline guardano con attenzione e preoccupazione quel che sta succedendo nelle acque della fascia tropicale dell’Oceano Pacifico. Dopo un lungo periodo di raffreddamento delle acqua, con conseguenze dominio di condizione de La Niña, vari indicatori climatici indicano che questa fase sta terminando e entro poche settimane si dovrebbe passare a condizioni di neutralità. La preoccupazione però viene dagli scenari a lungo termine, che vedono sempre più probabile un passaggio a opposte condizioni de El Niño.
Così si sono intensificate le attività di monitoraggio, le acque dell’Oceano Pacifico che vedete in diretta da Montezuma, Costa Rica, sono in questi giorni solcate da navi oceanografiche e monitorate attentamente dai satelliti.
Secondo la media dei modelli la probabilità che questo avvenga è del 60%. Il plume Ensamble El Niño del modello ECMWF propende per un passaggio a condizioni di El Niño già da maggio-giugno 2023.
Se questo scenario si dovesse concretizzare, le conseguenze potrebbero essere veramente estreme in molte zone del pianeta. Siccità, caldo estremo e incendi in Australia e nelle coste ovest degli USA, tempo più umido e aumento dei tornado nelle grandi pianure, intensificazione degli uragani sull'oceano Pacifico. Molto incerti invece gli impatti in Europa e Italia.
Il timore maggiore è che si vada verso temperature globali record con rischio di superamento temporaneo (overshotting) della soglia di 1.5°C prevista dall’Accordo di Parigi sul clima.