Il ciclone Idai devasta il Mozambico, oltre mille vittime
Le informazioni che arrivano dal Mozambico diventano giorno dopo giorno più preoccupanti: il ciclone Idai avrebbe causato molti più danni e molte più vittime di quanto stimato in un primo momento. Un disastro del genere non si ricorda nel paese da almeno vent'anni.
Disastro in Mozambico. Di ora in ora le informazioni che arrivano dal paese africano sono sempre più drammatiche. Il Presidente del paese, Filipe Nyusi, ha affermato ieri sera che potrebbero esserci almeno mille vittime.
Un bilancio quindi ben peggiore di quanto stimato all'inizio, quando la cifra ipotizzata era di 150 morti fra Mozambico, Zimbabwe e Malawi. Secondo fonti del governo mozambicano, ci sono 600.000 persone colpite direttamente dalla catastrofe, e almeno centomila persone hanno urgente bisogno di essere salvate nella zona di Beira.
Proprio la città portuale di Beira risulta essere una delle più colpite perché si trovava lungo la traiettoria dell'enorme ciclone. Ciclone che, oltre a provocare piogge torrenziali che hanno causato esondazioni di fiumi, frane e vaste alluvioni, ha portato venti potentissimi di oltre 170 km/h, che hanno scoperchiato case e devastato migliaia di povere abitazioni sia nelle aree rurali che urbane.
La ong Save the Children ha comunicato che durante la partecipazione ad un volo di ricognizione ha potuto stabilire che una fascia di terre larga almeno 50 km è sotto l'acqua per l'esondazione del fiume Buzi. Ma la conferma della gravità della situazione arriva da molte altre fonti.
La rappresentante regionale del World Food Programme (WFP), Lola Castro, ha dichiarato che le inondazioni sono molto estese e devastanti, con acqua alta fino a sei metri in certi punti: si tratterebbe del peggior disastro causato da un evento meteorologico ad aver devastato il Mozambico.