Catastrofiche alluvioni in Iran, città devastate: i video
Le piogge e i forti temporali responsabili di queste alluvioni sono frutto di uno spostamento più ad ovest del solito dell'umida circolazione monsonica estiva sul mar Arabico.
Dopo le gravi inondazioni che hanno colpito il Qatar e gli Emirati Arabi Uniti, negli ultimi giorni improvvisi e forti temporali hanno colpito diverse regioni dell’Iran, fra cui l’area di Kerman, Yazd, Mazandaran, Sistan-Baluchistan e il Lorestan. In queste zone dell’Iran, caratterizzate da un clima desertico, con terreni molto aridi e impermeabili, si sono registrati significativi fenomeni precipitativi, nel cuore dell’estate, che hanno causato impressionanti eventi alluvionali, in aree fortemente urbanizzate. Il bilancio di queste alluvioni è davvero drammatico. Fonti del governo iraniano parlano di ben 80 morti, e molti dispersi.
I primi temporali hanno investito queste aree dell’Iran lo scorso mercoledì, provocando inondazioni improvvise e smottamenti in ben 21 delle 31 province del Paese. Parliamo di un territorio davvero vastissimo, attraversato da valli scoscese e “uadi”, ossia i letti di quei torrenti prosciugati sul territorio desertico che alle prime forti piogge si riempiono di acqua, provocando improvvise inondazioni, anche in pieno deserto.
Il presidente iraniano ha messo in allerta i governatori a livello nazionale e ha ordinato alle agenzie di soccorso di prepararsi alla possibilità che bacini e dighe di raccolta trabocchino. Queste piogge intense e i temporali che negli ultimi giorni hanno sconvolto il Paese sono stati causati da infiltrazioni di aria molto umida, nei bassi strati, facente capo alla circolazione monsonica in azione da settimane sul vicino mar Arabico. In pratica l’aria umida del monsone estivo, che in questo periodo dell’anno raggiunge le coste del Pakistan e dell’India, è riuscita a spingersi più ad ovest del solito, coinvolgendo parte del territorio iraniano. Specie il settore più meridionale.