Cambio d'ora, alcune sorprendenti curiosità sui fusi orari
Nel giorno del cambio d'ora, con il passaggio dall'ora estiva a quella invernale, ecco alcune sorprendenti curiosità sui fusi orari. A cosa servono? Quanti sono? E lo sai che ci sono due luoghi del mondo, tra loro vicini, con 25 ore di differenza? Scopri tutto nell'articolo.
Nella notte tra sabato 29 ottobre e domenica 30 ottobre del 2022 cambiamo orario, passando in Italia e nel resto d'Europa dall'ora legale estiva a quella solare. Il cambio d'ora avviene da decenni, per sfruttare meglio le ore di luce e risparmiare energia. Di questo abbiamo parlato in un altro articolo, spiegando anche se verrà abolito in futuro e se è questa l'ultima volta (al momento, no), ma oggi andremo a vedere alcune curiosità sui fusi orari. Cosa sono, perché esistono? E quali situazioni molto curiosi si vengono a creare nell'Oceano Pacifico? Scopriamolo insieme.
Cosa sono i fusi orari? Quanti sono?
Il pianeta Terra, come sappiamo, ha una forma approssimativamente sferica (in realtà è un geoide, un solido irregolare), e ruota sul proprio proprio asse in senso antiorario, da ovest verso est, impiegando circa 24 ore per una rotazione completa su sé stesso. Per questo, in un determinato momento, ci sono zone della Terra dove è notte e altre dove è giorno pieno.
In un mondo sempre più interconnesso, alla fine del XIX secolo, si decise di suddividere la superficie terrestre in una serie di porzioni che vennero chiamate "fusi orari", ognuna delle quali aveva un suo orario di riferimento. In tutto i fusi orari sono 24, uno per ogni ora del giorno. La superficie terrestre è stata quindi suddivisa in 24 spicchi, ognuno dei quali è compreso tra due meridiani. Questi fusi orari, che delimitano quindi "zone temporali" della Terra, sono delimitati teoricamente da due meridiani che devono essere distanti tra loro di 15°.
Che nome hanno i fusi orari?
I fusi orari vengono definiti sulla base del Tempo Coordinato Universale (UTC), che è il fuso di riferimento a partire dal quale si calcolano tutti gli altri. Per convenzione in ogni fuso orario si utilizza l'ora del meridiano centrale ad esso. Nel caso del fuso UTC, il meridiano di riferimento è quello di Greenwich, che passa per Londra. Per questo, specie dai media britannici, viene anche definito "tempo medio di Greenwich" (GMT), anche se la sigla ufficiale a livello mondiale è UTC.
L'ora ufficiale di ogni luogo della Terra viene definita riferendosi al tempo UTC. Lo vediamo ad esempio quando si verifica un terremoto: i servizi sismologici nazionali riportano sempre l'ora del terremoto indicando l'orario riferito a UTC. Questo ci permette di calcolare facilmente che ora era nel nostro paese quando c'è stato un evento sismico, ad esempio all'altro capo del mondo, conoscendo l'orario UTC del luogo in cui viviamo.
Che fuso orario si usa in Italia?
In tutto il territorio dell'Italia, da fine ottobre a fine marzo, cioè nel periodo in cui si usa l'ora solare, l'orario è UTC+1. In estate, con l'ora legale, utilizziamo invece in Italia (e in molte parti d'Europa) l'orario UTC+2. L'ultima domenica di ottobre passiamo dall'orario UTC+2 estivo all'UTC+1.
Il fuso orario UTC+1 è anche definito ECT (European Central Time), cioè l'ora standard dell'Europa centrale. Questo fuso orario è usato anche da molti paesi dell'Africa, dall'Algeria all'Angola, che si trovano geograficamente a cavallo del meridiano 15°. Una curiosità: il meridiano 15°, che divide idealmente in due il fuso orario dell'Europa centrale, passa esattamente per il vulcano Etna, e per questo è anche definito "meridiano dell'Etna".
Piccolo viaggio verso est e verso ovest per scoprire i fusi orari della Terra
Se ci muoviamo dall'Italia verso est, i paesi più vicini con un fuso orario diverso sono la Grecia (UTC+2 in inverno) e la Romania. Hanno un'ora in più rispetto all'Italia. Spostandosi sempre più a est troviamo la Cina (UTC+8), che ha deciso di usare lo stesso orario in tutto l'enorme territorio nazionale, e il Giappone (UTC+9).
Arriviamo infine al fuso orario UTC+12, utilizzato dalla Nuova Zelanda e dalla Russia più orientale (la penisola di Kamkatcha). Lì si trovano i luoghi del mondo con l'orario più lontano dal nostro. Sono quelli che vengono menzionati dai telegiornali la mattina del 31 dicembre, perché lì è dove l'anno nuovo arriva per prima.
Tornando al fuso orario dell'Italia e spostandoci verso ovest, troviamo per primo il fuso UTC di Londra, Dublino e Lisbona (usato anche dalle Canarie e dai paesi africani più occidentali, dal Mali alla Mauritania). Troviamo poi, più a ovest, gli orari di Brasile e Argentina (UTC-3).
Nel Nord America il fuso orario UTC-5 è usato dagli USA orientali (è l'ora di New York, 6 ore prima rispetto a Roma), da Cuba, dalla Colombia e dal Perù. Continuando verso ovest arriviamo fino al fuso UTC-12, che viene utilizzato solo da alcuni paesi molto piccoli del Pacifico, gli ultimi ad abbandonare l'anno e a festeggiare l'arrivo dell'anno nuovo.
La linea internazionale del cambio di data: come cambiare giorno valicando una linea immaginaria
I fusi orari UTC+12 e UTC-12 sono attaccati, ma hanno una caratteristica molto particolare. Se si valica la linea immaginaria che li divide, chiamata linea internazionale del cambio data (International Date Line) si fa un salto di ben 24 ore nel "passato" o nel "futuro"!
Ovviamente, non è un viaggio temporale ma solo una convenzione applicata dagli umani, eppure il risultato è sorprendente. Valicando quella linea infatti, la data cambia. È come se, spostandoci da Roma ad Atene, oltre a cambiare di un'ora il nostro orologio dovessimo anche cambiare data, tornando indietro (o spostandoci in avanti) di ben 24 ore!
Questa linea passa in buona parte in aree sperdute del Pacifico, ma pone un problema alle navi che la attraversano, che devono modificare la data. Pone anche problemi amministrativi non semplici nelle zone dove attraversa la terraferma.
Il fuso orario UTC+13 crea una differenza di 25 ore tra paesi molto vicini!
Proprio per risolvere problemi amministrativi e per comodità negli scambi commerciali, le isole Tonga e Samoa, che dovrebbero teoricamente usare il fuso orario UTC-12, utilizzano un fuso orario creato appositamente: UTC+13.
In questo paese quindi, si viene a creare una differenza di 25 ore rispetto ad aree geografiche molto vicine dove si usa il fuso UTC-12. Per lo stesso motivo è stato creato, ancora più a est, il fuso UTC+14. In quest'area del Pacifico piena di piccoli arcipelaghi e piccoli paesi, si vengono a creare differenze orarie davvero pazzesche, di 25 e anche 26 ore, nonostante siano luoghi separati da distanze relativamente piccole!
Il cambio d'ora e le decisioni dei singoli paesi confonde un po' il quadro
Il fatto che nel mondo si effettuino dei cambi d'ora, come quello che in Europa si realizza l'ultima domenica di ottobre e l'ultima domenica di marzo, cambia un po' le cose a livello mondiale.
I cambi d'ora realizzati per motivi di risparmio energetico, vengono effettuati in modo diverso nel mondo (ad esempio, negli USA il cambio d'ora avviene a metà marzo e inizio novembre). Ci sono anche paesi che non lo applicano (probabilmente anche in Europa nei prossimi anni ci saranno paesi senza cambio d'ora). Per questo quando osserviamo la mappa dei fusi orari standard, dobbiamo considerare che possono esserci variazioni in certi paesi, per scelte politiche locali, e la mappa degli orari si complica un po'.
Perché i fusi orari non sono spicchi regolari?
In teoria i fusi orari dovrebbero essere spicchi regolari che tagliano la Terra in 24 parti, delimitati come dicevamo da due meridiani distanti tra loro 15°. Sono però confini troppo regolari per rispettare l'irregolarità dei confini nazionali.
Per evitare che le nazioni vengano divise in orari diversi, i fusi orari in generale seguono l'andamento dei confini nazionali. Nei paesi più estesi in longitudine, tuttavia, come gli USA, la Russia e il Canada, è comunque necessario adottare più fusi orari all'interno del territorio nazionale. La Cina, nonostante l'estensione, ha deciso di usare uno stesso orario in tutto il paese.
Europa, l'anomalia oraria della Spagna
L'Europa non è un territorio nazionale unico, ma essendo un territorio unito da forti collegamenti commerciali e politici, molti paesi del continente usano lo stesso orario, quello ETC dell’Europa centrale.
Se si usassero spicchi perfetti, il fuso orario UTC+1 dovrebbe essere utilizzato soltanto dall'Italia (che viene tagliata sull'Etna dal meridiano 15°, il meridiano centrale di questo fuso), dalla Germania, dai Paesi Scandinavi, per fare un esempio.
In questo fuso orario troviamo invece anche la Francia e la Spagna, che si trovano teoricamente nello "spicchio" del fuso orario di Greenwich, UTC, lo stesso usato da Londra, Lisbona e Dublino, situato più ad ovest. Questo permette di avere un orario comune, ma ha anche degli effetti importanti.
In Spagna, che si trova più a ovest della Francia, gli effetti di questa anomalia si fanno sentire in modo vistoso, con il Sole che tramonta tardi (in estate, intorno al solstizio, il tramonto avviene ben dopo le 22 nella regione nord-occidentale della Galizia), e sorge anche molto tardi.
In autunno e inverno in molte città spagnole il sole sorge ben dopo le 8 di mattina, e gli spagnoli escono di casa per andare al lavoro quando è ancora notte.
Più volte nel paese si è discusso se tornare al fuso orario di Lisbona, Londra e Dublino, com'era fino al 1940 quando l'ex dittatore Franco decise di modificare l'orario spagnolo, ma al momento non è stata presa una decisione in questo senso.