Caldo sulle Alpi, fusione anticipata della neve minaccia i ghiacciai
La fusione anticipata della neve sulle Alpi, causata da temperature molto alte a maggio, è una ulteriore minaccia per i ghiacciai alpini, che si stanno riducendo a gran velocità negli ultimi anni. Dal Gran Paradiso alle Dolomiti, ecco la situazione a pochi giorni dall'inizio dell'estate astronomica.
Sulle Alpi italiane la neve è poca alle porte dell'estate 2022, e cresce l'allarme per i ghiacciai. Le temperature molto elevate e molto superiori alla media del periodo che si sono registrate a maggio, con lo zero termico anche sopra quota 4000 m, hanno accelerato la fusione delle nevi cadute nei mesi scorsi. Bisogna ricordare che l'inverno 2021-2022 è stato segnato da estrema siccità al nord, con pochissima neve caduta sulle Alpi. La primavera ha visto tornare le nevicate, ma le temperature sono rimaste spesso su valori superiori alla media, fino al caldo anomalo di maggio.
Alle porte dell'estate, allarme per i ghiacciai alpini: "poca neve"
L'allarme degli ultimi giorni arriva da diverse aree delle Alpi. Il Parco Nazionale del Gran Paradiso, che in questo 2022 compie 100 anni, ha pubblicato un tweet il 7 giugno parlando di "situazione allarmante".
"La concomitanza di una straordinaria siccità invernale-primaverile iniziata a novembre 2021 e tuttora in corso - si legge in un comunicato del Parco - e di un maggio 2022 precocemente estivo ha determinato un’eccezionale carenza di neve sui ghiacciai del Parco Nazionale Gran Paradiso, che pone i presupposti per gravose perdite di massa glaciale nell’estate 2022".
La situazione è stata documentata dalle misure effettuate dal team del Corpo di Sorveglianza specializzato nel monitoraggio dei ghiacciai sul ghiacciaio del Grand Etrét in Valsavarenche (Val d'Aosta) e, in collaborazione con la Società Meteorologica Italiana, su quello del Ciardoney in Valle Soana.
In Piemonte la neve è scomparsa con un mese di anticipo rispetto al normale lasciando a nudo i ghiacciai ed esponendoli quindi a un'ulteriore minaccia alle porte dell'estate. I livelli di neve quest'anno sono ai minimi dal 1992, ha riportato in un articolo il quotidiano torinese La Stampa, che ha sottolineato la situazione che sta vivendo il ghiacciaio di Ciardoney.
Se ci si sposta verso est, la situazione non cambia. Il caldo record sulla regina delle Dolomiti, la Marmolada, ha portato all'apertura anticipata del rifugio alpino Capanna Punta Penia, situato a circa 3.340 metri di quota. L'apertura è stata favorita dall'assenza di neve, un -40% in meno rispetto alla media del periodo.
La fusione anticipata della neve che ricopre in inverno i ghiacciai alpini sta favorendo anche la formazione di "laghi sopraglaciali", come ha spiegato il Servizio Glaciologico Lombardo.