Cade sempre meno neve sulle Alpi, dimezzata in un secolo su gran parte del nord Italia: i risultati di uno studio
La neve sulle Alpi è diminuita negli ultimi 100 anni, specie nel versante meridionale e a quote più basse. I risultati di uno studio recente.
La neve è particolarmente influenzata dai cambiamenti climatici e pertanto è urgente comprendere la variabilità temporale e spaziale dell'innevamento. Tuttavia, l'analisi delle osservazioni storiche su aree su larga scala è spesso ostacolata dalla mancanza di disponibilità di serie temporali continue a lungo termine. Un nuovo studio, recentemente pubblicato sull'International
Journal of Climatology, ha esaminato le tendenze utilizzando serie temporali osservate che coprono il periodo 1920-2020 da 46 siti nelle Alpi a diverse altitudini.
I risultati rivelano che negli ultimi 100 anni e al di sotto dei 2000 m s.l.m., nonostante un leggero aumento delle precipitazioni invernali, si è verificata una diminuzione della neve al suolo sulle Alpi, in particolare per i siti meridionali e di bassa quota.
Neve fresca in diminuzione sulle Alpi
Secondo lo studio, frutto del lavoro di un gruppo di ricercatori coordinati da Michele Bozzoli dell'Università di Trento, e a cui ha partecipato anche la Società Meteorologica Italiana con dati di innevamento del Nord-Ovest d'Italia, nel corso dell'ultimo secolo (1920-2020), e in particolare a partire dagli Anni Ottanta del Novecento, la quantità di neve fresca che cade sulle Alpi è diminuita.
La diminuzione è più vistosa a bassa quota e sul versante meridionale della catena montuosa, nonostante un lieve aumento delle precipitazioni invernali complessive.
Dall'analisi di 46 serie secolari di dati giornalieri di neve fresca, di località a quote comprese tra 56 m e 1878 m, è emersa una diminuzione del 3,4% al decennio nell'insieme della regione alpina, con un calo più accentuato nel settore Sud-Ovest che comprende gran parte del Nord Italia (-4,9% al decennio).
Non sono diminuite le precipitazioni: sono aumentate le temperature
La causa, va ricercata non in una diminuzione delle precipitazioni invernali, ma nell'aumento delle temperature (+0,15 °C/decennio, nell'ultimo secolo) che dagli Anni Ottanta in poi, soprattutto a bassa quota, ha determinato la trasformazione in pioggia di parte delle nevicate invernali, divenute ormai rare ed esigue in particolare nelle pianure del Nord Italia.
Riferimenti allo studio:
Bozzoli, M., Crespi, A., Matiu, M., Majone, B., Giovannini, L., Zardi, D., Brugnara, Y., Bozzo, A., Berro, D. C., Mercalli, L., & Bertoldi, G. (2024). Long-term snowfall trends and variability in the Alps. International Journal of Climatology, 1–21. https://doi.org/10.1002/joc.8597
Altri dettagli qui:
http://www.nimbus.it/articoli/2024/240822TrendNeveFrescaAlpi.htm