Le aurore boreali potrebbero tornare molto presto in Italia secondo gli esperti, eruzione solare imminente?

Secondo gli esperti, l'aurora boreale potrebbe essere vista di nuovo in luoghi insoliti. Spieghiamo quando e perché potremmo godere di questo spettacolare fenomeno naturale nei cieli dell'Italia.

Aurora boreale
Le aurore boreali, solitamente visibili alle latitudini vicine all'Artico, potrebbero ancora una volta illuminare i cieli dove sono rare, anche in Italia?

L'aurora boreale, uno degli spettacoli naturali più impressionanti del pianeta, è stata vista in occasioni eccezionali a latitudini più basse del solito, come è successo in Italia poco meno di un mese fa. Questo fenomeno, generalmente riservato alle regioni vicine all'Artico, potrebbe illuminare ancora una volta i cieli di alcuni Paesi poco abituati a questo tipo di eventi.

La macchia solare che ha causato le aurore boreali un mese fa punta nuovamente verso la Terra

Uno degli indizi più importanti è l'osservazione di una macchia solare specifica che era attiva durante l'aurora boreale osservata poche settimane fa in Italia ed altri paesi del Sud Europa, come spiega Ryan Frech, astrofisico dell'Osservatorio solare nazionale negli Stati Uniti.

Questa macchia solare, che qualche settimana fa fa ha generato un'intensa eruzione, ha nuovamente ruotato verso una posizione in cui i suoi effetti possono essere diretti verso la Terra.

Questa rotazione è un indicatore cruciale per gli scienziati, poiché suggerisce che una nuova eruzione solare potrebbe essere in arrivo.

Perché ci siano le aurore, deve prima esserci un'eruzione

L'aurora boreale è causata da particelle cariche provenienti dal Sole che interagiscono con la magnetosfera terrestre. Queste particelle vengono espulse durante le espulsioni di massa coronale (CME dalle sigle in inglese).

Cos'è una CME? Si tratta di un'espulsione di massa coronale, un fenomeno in cui il Sole espelle una grande quantità di plasma e campo magnetico dalla sua corona verso lo spazio. Questi materiali espulsi sono gigantesche esplosioni di vento solare, particelle cariche e campi magnetici che possono viaggiare a velocità molto elevate, raggiungendo talvolta diversi milioni di chilometri all'ora.

Quando una CME colpisce la magnetosfera terrestre, le particelle energetiche vengono deviate verso i poli magnetici, dove si scontrano con i gas nell'atmosfera, producendo le luci brillanti e colorate delle aurore.

Il tempo che intercorre tra l'eruzione e la tempesta solare sulla Terra

Il tempo che intercorre tra una espulsione di massa coronale e l’arrivo di una tempesta geomagnetica sulla Terra varia. Gli esperti utilizzano i dati degli osservatori solari, come il Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA, per tracciare questi materiali espulsi e prevederne l'arrivo.

Una volta rilevata una CME, i modelli di previsione ci permettono di stimare il momento in cui le particelle solari avranno un impatto sulla Terra, dando agli scienziati e alla popolazione una finestra di tempo per prepararsi e, in questo caso, per anticipare la possibilità di osservare l’aurora boreale.

Quando potrebbero ripresentarsi?

Secondo le ultime analisi, la macchia solare responsabile della recente aurora boreale ha mostrato segni di rinnovata attività e si prevede che qualsiasi nuova eruzione che si verificherà nei prossimi giorni avrà il potenziale di generare aurore visibili a latitudini più basse, inclusa l'Italia, anche se è improbabile che siano della portata di quelle di maggio.

Anche se si parla del 6 giugno, gli esperti dicono che è impossibile sapere il momento esatto in cui potrebbero verificarsi. Ora, non esiste una data specifica in cui queste aurore verranno generate. È impossibile cercare di stabilire la data esatta in cui si verificheranno. Gli esperti indicano l'elevata probabilità, ma non determinano la data esatta.