Maltempo in Grecia e Francia, cos'è successo a Valleraugue e Assos?

Fango e detriti hanno ricoperto le strade di Assos, in Grecia, e Valleraugue, in Francia, dopo le piogge torrenziali causate rispettivamente dal medicane Ianos (chiamato Udine in Italia) e da una saccatura di aria fredda in quota. Le immagini sono mozzafiato.

Assos
Lo stato in cui si trova Assos, in Grecia, dopo le alluvioni causate dal medicane Ianos.

Quella appena conclusa è stata una settimana difficile da dimenticare a livello meteorologico in Europa. Tra giovedì 17 settembre e sabato 19 settembre ieri, sono comparsi due fenomeni anomali che passeranno alla storia.

Da un lato, il medicane Ianos nello Ionio (denominato anche Udine), che si è diretto verso la Grecia con una potenza insolita, più degna di una tempesta tropicale nei Caraibi; dall'altra, una saccatura d'aria fredda negli strati superiori della troposfera che ha dato origine a due sistemi unici: la famosa tempesta subtropicale Alpha e ieri, con impatto ancora maggiore, un sistema convettivo mesoscala che ha travolto il massiccio delle Cévennes, nella Francia sudorientale.

Le città di Ássos e Valleraugue, la prima sull'isola greca di Cefalonia e la seconda al confine con il Golfo del Leone, sono diventate il "ground zero" di questi due eventi estremi.

Le Isole Ionie in Grecia sono state investite giovedì dal ‘MEDIterranean hurriCANE’ formatosi sulle coste della Libia, poco più di una settimana fa. Ianos - come è stato chiamato dall'Osservatorio di Atene - è arrivato accompagnato da raffiche di vento superiori ai 100 chilometri orari, piogge torrenziali e un'imponente mareggiata.

Ássos è finita proprio nella zona più attiva. Il risultato è stato una valanga di acqua, fango e detriti che ha finito per travolgere case e almeno venticinque auto, secondo i media locali. Il quotidiano Ethos riporta anche che la maggior parte delle navi del porto sono state "completamente distrutte".

Gli abitanti di Assos sono senza elettricità da giorni e con gl accessi stradali parzialmente o totalmente interrotti dalle frane, anche se le ultime notizie parlano già di un lento ritorno alla normalità. Secondo l'Osservatorio di Atene e il sito web meteo.gr, molte città hanno visto accumularsi tra 150 e 200 millimetri di pioggia in poche ore, ma è probabile che ci siano stati valori più alti in aree non coperte dalle stazioni meteorologiche.

Valleraugue
La località francese di Valleraugue il 19 settembre mattina, nel pieno del sistema convettivo alla mesoscala.

Più di 700 millimetri di pioggia in Francia presso Valleraugue

In Francia, il massiccio montuoso delle Cevenne ha visto cadere il 19 settembre ben 700 millimetri di pioggia in 24 ore, un quantitativo misurato presso la località di Valleraugue. L'aria fredda in quota combinata con livelli di umidità ottimali e un Mar Mediterraneo riscaldato hanno creato un enorme sistema convettivo alla mesoscala. Questi tipi di tempeste sono estremi e spaventosi. Per alcune ore diventano una macchina perfetta per la formazione di piogge torrenziali, come accaduto diverse volte anche in Italia ed altre aree del Mediterraneo, come la Spagna.

Nello specifico, l'osservatorio di Valleraugue ha rilevato 718 litri per metro quadrato di pioggia (718 mm), il 19 settembre, mentre in altri venti comuni della regione si contavano 400 millimetri di accumulo pluviometrico. Ciò ha causato gravi danni, con blackout che ieri mattina non erano ancora stati risolti. Secondo la società Météorage, l'area colpita ha registrato 17.766 fulmini, con la massima attività concentrata nel dipartimento del Gard.