Ancora caldo record nell'Artico: stavolta alle Isole Svalbard
Negli ultimi giorni sono state registrate temperature massime record nell'arcipelago norvegese delle Isole Svalbard. Continua l'anomala estate di caldo nelle regioni artiche.
La caldissima estate dell'Artico continua a fare notizia in questi mesi estivi del 2020. Stavolta, dopo i picchi di caldo record registrati in Siberia, temperature eccezionali (per l'area) sono state registrate presso le Isole Svalbard, in Norvegia. Il 25 luglio scorso presso l'aeroporto di Longyearbyen veniva registrata la temperatura massima di 21,7 °C, la più alta mai registrata in questa stazione, più alta anche del record precedente, toccato nel 1979.
Le isole Svalbard, arcipelago norvegese situato nell'Oceano Artico a metà cammino fra la Norvegia continentale ed il Polo Nord, si estendono fra le latitudini 74° e 81° nord. La città di Longyearbyen, centro amministrativo delle Svalbard, si trova a 78,2° di latitudine nord.
Stiamo parlando quindi di luoghi molto freddi, dove temperature come quella registrata pochi giorni fa sono davvero inconsuete.
Il record di pochi giorni fa potrebbe essere battuto presto. Secondo il rapporto ufficiale "Clima alle Svalbard 2100", la temperatura media nell'arcipelago norvegese per il periodo 2070-2100 potrebbe aumentare da 7° a 10°C rispetto al periodo 1970-2000.
Temperature record del 25 luglio 2020 alle Svalbard
Il 25 luglio anche in altre località delle Svalbard sono stati toccati valori molto alti per l'area:
+19,7 °C a Pirámide, +17,0 °C presso Akseloya e +16,5 °C a Barencburg . Il clima estivo delle Svalbard, coperte per il 60% da ghiacciai, è caratterizzato da una temperatura media fra i 4 e i 6 °C. Si capisce quindi l'eccezionalitàtà di queste temperature appena registrate.
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Le alte temperature registrate in quest'area geografica sono dovute a una particolare configurazione che porta masse d'aria di calda verso il Polo Nord. Un anticiclone anomalo sta facendo vivere un'estate di caldo eccezionale in quest'area del pianeta, fenomeno che sta accelerando la fusione dei ghiacci e del permafrost.
E questo caldo anomalo sta portando a una fusione record dei ghiacci. Ricercatori stanno rilevando grazie ai dati satellitari la riduzione di ghiacci nel mese di luglio nelle aree dell'Artico.
Il caldo eccezionale di questa estate 2020 avrebbe causato una riduzione record dei ghiacci, mai registrata in precedenza.