Alluvione a Valencia, i meteorologi spagnoli: "né le allerte meteo né le previsioni sono servite"

In un comunicato ufficiale, la principale associazione di comunicatori e meteorologi della Spagna (ACOMET) sottolinea la necessità di rivedere tutti i protocolli affinché disastri come quello accaduto non si ripetano.

foto dell'alluvione in spagna da Aldaia
Conseguenze del DANA da ground zero ad Aldaia. Foto per gentile concessione di Tonny Romero.

Noi di Meteored vogliamo unirci alle innumerevoli condoglianze che provengono da tutti gli angoli della Spagna e del mondo di fronte alle disastrose conseguenze di questo straordinario episodio meteorologico che ha colpito Valencia. In questi giorni nel Paese si sta parlando molto di cosa non ha funzionato, e perché ci sono state così tante vittime. L'associazione spagnola dei divulgatori di meteorologia (ACOMET) ha lanciato anche un comunicato ufficiale per dire la sua dopo questo immenso disastro.

L'Associazione dei Comunicatori e Meteorologi della Spagna (ACOMET) è un ente senza scopo di lucro che riunisce professionisti dedicati alla comunicazione e alla diffusione della meteorologia in tutto il Paese. ACOMET cerca di migliorare la qualità e l'accuratezza delle informazioni meteorologiche offerte al grande pubblico.

L'associazione promuove la formazione continua dei propri associati attraverso corsi, convegni e workshop, e si impegna a stabilire standard etici e di qualità nella comunicazione meteorologica, garantendo che le informazioni fornite siano veritiere e comprensibili.

Soci dell'ACOMET
I soci dell'ACOMET in un recente incontro.

Allo stesso tempo, si cerca di dimostrare l'importanza della meteorologia nella società odierna e la sua influenza in diversi settori come l'istruzione, la ricerca e la prevenzione delle catastrofi naturali.

L'associazione spagnola dei divulgatori di meteorologia ACOMET lancia un comunicato ufficiale

L'Associazione dei Comunicatori di Meteorologia (ACOMET), tra cui figurano redattori e meteorologi di Meteored Spagna come José Miguel Viñas, Juanjo Villena o Samuel Biener, attraverso una nota ufficiale ha voluto esprimere le sue più sentite condoglianze per tutte le morti causate da questa calamitosa DANA.

Nella sua dichiarazione, l'associazione ha voluto affermare che le previsioni meteorologiche erano esatte nonostante ci fosse un alto livello di incertezza, cosa molto comune quando ci sono episodi meteo come una DANA: "In ACOMET, riteniamo che le previsioni meteorologiche fossero le più accurate possibili, nei limiti di quanto attualmente consentito da questi tipi di situazioni atmosferiche."

I meteorologi dell'ACOMET ricordano che l'AEMET, cioè l'Agenzia meteorologica statale spagnola, ente ufficiale a livello nazionale, aveva attivato avvisi di allerta rossa diverse ore prima del disastro, e i media ne avevano parlato.

I meteorologi dell'ACOMET ricordano che l'AEMET, cioè l'Agenzia meteorologica statale spagnola, ente ufficiale a livello nazionale, aveva attivato avvisi di allerta rossa diverse ore prima e i media ne avevano parlato. Sottolineano che nelle ore più complicate "è stata seguita l'evoluzione delle condizioni atmosferiche e delle precipitazioni registrate. Le previsioni sono state aggiornate e il pubblico è stato allertato sulla pericolosità della situazione". Pertanto, l'attività di diffusione e informazione non è mai diminuita, fornendo copertura a tutti gli spazi informativi che lo richiedevano.

Quindi cosa è andato storto?

Come sottolineato dall’associazione, è difficile rispondere a questa domanda. Probabilmente ci sono state una serie di circostanze fatali. Tuttavia, gli esperti sottolineano che non possiamo fermarci all’idea di un singolo ed unico fallimento o errore.

In questa occasione, le conseguenze che stiamo vivendo non sembrano essere dovute ad una causa unica. Secondo l'associazione ACOMET occorre rivedere l'intera catena degli eventi, dalle previsioni meteorologiche alla comunicazione tra organi ufficiali e popolazione. E aggiungono che tutte le azioni devono essere intraprese come conseguenza delle avverse previsioni meteorologiche diffuse da AEMET e dai media e da una significativa sensibilizzazione delle autorità competenti di fronte a questo tipo di emergenze.

Formare e sensibilizzare la società

L'ACOMET, infine, sottolinea che tutti i protocolli di allerta e protezione della popolazione devono essere rivisti, integrati e/o modificati, con l'obiettivo di essere più efficienti e utili alla popolazione. Ma questo scopo non può essere raggiunto se le persone non sanno cosa devono fare in questo tipo di situazioni estreme.

La tecnologia ci ha semplificato la vita ed è di grande supporto e aiuto, ma è inutile se viene utilizzata in modo improprio o se vengono lanciati allarmi massicci quando il disastro è già in atto. Fondamentali sono invece l’educazione e l’informazione veritiera, veloce, diretta e concisa. ACOMET chiude il comunicato sottolineando l'importanza della formazione e della sensibilizzazione dei cittadini e delle amministrazioni sugli eventi estremi e su come agire in tali circostanze.