Allerta epidemiologica in America: OPA e OMS evidenziano una situazione preoccupante
L'attuale scenario epidemiologico è preoccupante non solo in Cile, ma anche in diversi paesi del continente americano. Scopri i dati riportati dalle autorità mondiali e le raccomandazioni da seguire.
L'Organizzazione Panamericana della Sanità (OPS), insieme all'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), hanno lanciato un appello a livello continentale. Ciò è dovuto all'aumento dell'attività dei virus respiratori fino a livelli pre-pandemia, a cui si aggiunge l'aumento dei ricoveri associati, principalmente nei bambini sotto i 2 anni nel Cono Sud e nella subregione andina.
Al fine di adottare misure sufficienti per prevenire e controllare i casi più gravi, si raccomanda di garantire le vaccinazioni, soprattutto nei gruppi di persone ad alto rischio. La direzione è quella di integrare la sorveglianza della SARS-CoV-2, del virus respiratorio sinciziale (RSV) e dell'influenza. Le organizzazioni evidenziano nel loro recente rapporto, pubblicato martedì 6 giugno, suggerimenti come "l'adeguata organizzazione dei servizi sanitari, il rigoroso rispetto delle misure di controllo della prevenzione delle infezioni, un'adeguata fornitura di antivirali e il trattamento tempestivo delle complicanze associate.
L'invito agli americani: "riguardatevi!"
Considerando l'allerta epidemiologica dell'OPS e dell'OMS, nella regione del Cono Sud, composta da Argentina, Brasile, Cile, Paraguay e Uruguay, "l'attività influenzale ha mostrato un marcato aumento con alti livelli di circolazione". In questo senso, "l'attività del RSV, virus respiratorio sinciziale, ha presentato un aumento pronunciato ed è attualmente a livelli medi di circolazione", indica il rapporto dell'Organizzazione Panamericana della Sanità.
Nella sotto-regione andina, composta da Bolivia, Colombia, Ecuador, Perù e Venezuela, "durante le ultime 4 settimane epidemiologiche, ha predominato l'influenza A (H1N1), seguita dall'influenza B (Victoria)". Il rapporto aggiunge che "l'attività di RSV è aumentata ed è rimasta a livelli medi di circolazione, mentre SARS-Cov-2 è circolato a livelli moderati".
Verso la subregione centroamericana, dove troviamo Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Panama, si sottolinea che "l'attività influenzale ha mostrato livelli medi di circolazione ed è aumentata notevolmente nell'ultima settimana epidemiologica". Le organizzazioni affermano che nella sottoregione caraibica "sebbene l'attività influenzale abbia continuato a diminuire, è stato segnalato un aumento ad Haiti e in Belize".
L'attuale situazione epidemiologica in Cile
Considerando il rapporto sulla circolazione del virus respiratorio, pubblicato martedì 6 giugno dal Ministero della Salute (MINSAL), "dei 3.083 casi positivi di questa settimana, l'RSV è il virus più frequentemente rilevato, raggiungendo il 56%". Vale la pena ricordare che i bambini sotto 1 anno sono la fascia di età più colpita finora.
È il periodo di tempo trascorso tra le ore 0:00 della domenica e le ore 24:00 del sabato successivo. La prima settimana epidemiologica dell'anno si conclude il primo sabato di gennaio che comprende quattro o più giorni del mese di gennaio nei giorni immediatamente precedenti.
Come prevenire le infezioni da virus respiratorio nella stagione invernale?
Sono queste alcune delle misure di prevenzione e cura personale di fronte alle malattie respiratorie durante la stagione invernale consigliate:
- vaccinarsi contro il COVID-19 e l'influenza;
- usare mascherina se presenta sintomi di malattia respiratoria;
- lavare le mani, almeno 5 volte al giorno;
- coprire naso e bocca quando si tossisce o se starnutisce;
- ventilare spazi chiusi tutti i giorni;
- disinfettare regolarmente le superfici;
- coprire rigorosamente le filtrazioni d'aria in porte e finestre;
La prevenzione è una questione di buona volontà. Possiamo mettere in pratica tutte queste misure fin d'ora e, in questo modo, proteggere coloro che sono più vulnerabili all'attuale situazione epidemiologica.