Alla scoperta della Groenlandia: tra ghiacci, natura incontaminata, risorse preziose e tensioni geopolitiche
Tra provocazioni e intenzioni serie, l’idea di Trump di acquisire la Groenlandia ha allarmato il mondo. Ecco perché questo territorio è così prezioso e ambìto da diverse potenze mondiali, e perché la sua buona salute dovrebbe interessare tutti
Attualmente la Groenlandia si trova al centro della scena politica internazionale, a seguito delle mire espansionistiche del neopresidente della Casa Bianca Donald Trump. Già nel 2019, durante il suo primo mandato, egli aveva espresso particolare interesse per questa nazione; recentemente, dopo la sua rielezione, ha rilanciato (a quanto pare con intenzioni più serie) l’idea di prendere il controllo di questa grande isola, allarmando la Danimarca, di cui la Groenlandia fa parte come regione autonoma, e suscitando preoccupazioni dal resto del mondo.
Questo territorio, il cui futuro è minacciato dai cambiamenti climatici, è infatti custode di paesaggi unici al mondo e di risorse naturali preziosissime che richiedono di essere tutelati.
Un’isola di ghiaccio
Con oltre 2.100.000 km2 di estensione, la Groenlandia è l’isola più grande del mondo. L’80% della superficie è coperta di ghiaccio perenne, che nel suo complesso prende il nome di calotta glaciale groenlandese; il restante 20% è rappresentato dalle coste, dove il clima meno ostile ha consentito l’insediamento di piccoli centri abitati, tra cui la capitale Nuuk che conta circa 19.800 abitanti, e diversi altri villaggi meno popolati:
Complessivamente la popolazione della Groenlandia ammonta a circa 56.000 unità, comprendente groenlandesi e una piccola percentuale di ricercatori, scienziati e lavoratori stranieri.
La vita quotidiana a Nuuk e nei villaggi
Nella capitale coesistono modernità, tradizioni locali e legame con l’ambiente naturale circostante. Come nel resto del mondo la vita è divisa tra scuola, lavoro e tempo libero; durante l’estate, in particolare, molte persone praticano attività outdoor come pesca, escursioni, kayak e caccia tradizionale.
La città dispone di servizi moderni come ospedali, un’università, centri commerciali, hotel, ristoranti, un cinema e un centro culturale.
Nei villaggi più piccoli, al di fuori della capitale, la vita è prevalentemente basata su un’economia di sussistenza (pesca, caccia, artigianato), con infrastrutture minime e servizi essenziali.
Il paesaggio e la biodiversità
Il paesaggio è per la maggior parte glaciale, ma la costa offre vaste aree prive di ghiaccio caratterizzate da montagne, fiordi spettacolari, scogliere e insenature, con una vegetazione tipica della tundra (muschi, licheni, erbe e arbusti resistenti al freddo).
La fauna comprende animali terrestri come orsi polari, renne, bue muschiato, volpi e lepri artiche; animali marini come foche, balene, narvali, trichechi e una grande varietà di pesci; infine, uccelli come pulcinelle e aquile di mare.
Una miniera di risorse preziosissime
La Groenlandia custodisce straordinarie risorse minerarie, naturali e combustibili fossili, da secoli mantenute inalterate e in equilibrio con l’ambiente circostante, la cui integrità è oggi minacciata dalla crescente richiesta di nuove risorse per lo sviluppo e la produzione industriale e, al contempo, dallo scioglimento dei ghiacci che le rendono più accessibili.
Nel sottosuolo sono presenti terre rare come neodimio, praseodimio e disprosio (utilizzati per costruire magneti fondamentali per turbine eoliche, auto elettriche e dispositivi elettronici), ma anche uranio, zinco, piombo, rame, oro, argento e diamanti.
Si stima che i mari intorno alla Groenlandia contengano riserve significative di petrolio e gas naturale e che la calotta glaciale, con il peggioramento della crisi idrica globale, possa diventare una risorsa di acqua dolce essenziale per il pianeta.
La Groenlandia e i cambiamenti climatici
La Groenlandia ha un ruolo fondamentale nel controllo del clima mondiale, ad esempio come regolatore delle correnti oceaniche tra cui la nota Corrente del Golfo, ma è anche uno dei luoghi della Terra in cui gli effetti del cambiamento climatico sono più evidenti.
L’innalzamento delle temperature sta accelerando lo scioglimento dei suoi ghiacci, con ripercussioni negative a livello locale e globale.
Una posizione strategica tra tre continenti
Questo territorio attira l’attenzione di grandi potenze mondiali anche per la sua posizione geografica strategica: fa parte dell’Artico, ovvero quella regione del mondo che si trova oltre il circolo polare artico, comprendente zone di terra di Europa, Canada, Stati Uniti e Russia e, al centro, un’ampia zona di mare navigabile o non navigabile (a seconda dei punti e della stagione) per la presenza della banchisa polare artica.
Lo scioglimento dei ghiacci sta però aprendo nuove rotte marittime (come il Passaggio a Nord-Ovest) che potrebbero ridurre i tempi di navigazione tra Europa, Asia e Nord America; in questo senso, il territorio della Groenlandia diventerebbe strategico per il controllo dei trasporti, il monitoraggio delle rotte e per la comunicazione satellitare tra questi tre continenti.
Un’isola da preservare
Tra cambiamenti climatici e grandi potenze mondiali (o investitori privati) che manifestano l’intenzione di approdare sull’isola, il futuro della Groenlandia appare incerto. Dalla sua salute dipendono la vita delle popolazioni locali, che chiedono di poter continuare a vivere secondo le proprie tradizioni, e quella del resto del mondo. In questo scenario, la ricerca di un equilibrio tra lo sviluppo economico e la salvaguardia dell’ambiente rimane un obiettivo prioritario, da perseguire tutti insieme il prima possibile.