Colossale tempesta di sabbia travolge Niamey: video
Lo scorso 4 maggio una colossale tempesta di sabbia ha duramente colpito la città di Niamey, capitale del Niger, provocando una drastica riduzione della visibilità e tantissimi disagi.
Una spettacolare tempesta di sabbia, nel pomeriggio di lunedì 4 maggio 2020, ha colpito la città di Niamey, capitale del Niger. Attorno le 02:00 PM (ora locale) un enorme muro di polvere, proveniente dalle aree semidesertiche che circondano la città, ha inghiottito la capitale nigerina, provocando una drastica riduzione della visibilità orizzontale. Lo spettacolare “haboob” di Niamey sarebbe stato originato dal passaggio di un temporale che ha interessato da vicino la capitale del Niger.
Durante la formazione e la maturazione di un forte temporale le forti correnti discendenti, legate ai “downbursts” del temporale, tendono a raggiungere la superficie desertica con forti raffiche che si diramano in tutte le direzioni in modo orizzontale, sollevando un imponente muro di sedimenti, in genere particelle di polvere e sabbia finissima, che precede la nube temporalesca collocandosi lungo la parte anteriore.
Questo muro di sabbia può estendersi oltre i 100 km (circa 62 miglia) e può essere largo diversi chilometri. Spesso, durante l’avanzata del muro della tempesta di polvere, le precipitazioni che lo seguono non arrivano direttamente al suolo visto che gran parte delle gocce d’acqua evaporano nell’aria calda e molto secca che precede l‘avanzata del sistema temporalesco (un fenomeno noto come virga).
Solitamente con l’arrivo della primavera, fra il Sahara e i deserti del Medio Oriente, inizia la stagione delle grandi tempeste di sabbia, meglio note nel mondo arabo con il termine “Haboob”. Le popolazioni arabe lo soprannominavano anche come il muro di Allah. Ma ultimamente la denominazione “Haboob” è stata estesa anche alle tempeste di polvere e sabbia che in determinati periodi dell’anno si formano sull’entroterra desertico australiano e sui deserti del Messico settentrionale e degli USA sud-occidentali.