In questa città dell'Alaska il Sole non sorgerà più fino al 22 di gennaio
Gli abitanti della cittadina di Utqiagvik, in Alaska, non vedranno sorgere il sole fino al 22 gennaio prossimo. Vivranno al buio per oltre 2 mesi, è la notte polare. Scopriamo assieme perché avviene.
Utqiagvik è una piccola cittadina nel nord dell’Alaska, capoluogo del borough di North Slope. Si tratta dell’insediamento più a nord di tutti gli Stati Uniti e anche di una delle città con più di 2.000 abitanti più a nord di tutto il pianeta.
Fino a meno di 10 anni fa la città si chiamava Barrow, però in questo articolo non parleremo del suo cambio di nome ma di un’altra sua peculiare particolarità: ogni anno gli abitanti di Utqiagvik rimangono per oltre 2 mesi senza vedere il Sole.
Infatti qui ogni anno tra il 18 e il 19 di novembre il sole tramonta e rimane sotto l’orizzonte per 64 o 65 giorni, fino al 22 o al 23 di gennaio. Quest’anno più precisamente il sole sorgerà nuovamente il 22 gennaio.
Ma perché questo accade?
Questo evento prende il nome di notte polare, ovvero quella notte che dura più di 24 ore e al massimo 6 mesi nelle calotte polari. La notte polare si realizza nell’emisfero maggiormente rivolto verso l’esterno del sistema solare, opposto quindi al Sole.
Si verifica in prossimità di entrambi i poli, sia al polo nord che al polo sud, alternatamente ogni 6 mesi, quando nel relativo emisfero è in corso la stagione invernale.
Ciò accade a causa dell’inclinazione dell’asse terrestre che fa sì che in alcuni periodi dell’anno, in concomitanza con gli equinozi, le zone alle alte latitudini si ritrovino con il Sole al di sotto dell’orizzonte anche durante tutto il giorno. Più ci troviamo vicini ai poli e più tempo il Sole rimane sotto l’orizzonte fino ad un massimo di circa 6 mesi.
Tuttavia è bene specificare che durante la notte polare queste zone non si trovano al buio più totale ma più che altro in una sorta di lungo crepuscolo, quella debole luce che vediamo anche noi poco dopo il tramonto.
Inoltre anche la Luna, riflettendo parte della luce solare, aiuta ad illuminare leggermente le zone più a nord e a sud del nostro pianeta durante la notte polare, quindi si hanno condizioni di vero buio solo per un periodo ridotto, quando la Luna non è visibile e si è in prossimità dell’equinozio.
Questo evento, da un lato sicuramente interessante e affascinante, nasconde anche dei risvolti non propriamente positivi per gli abitanti di queste zone.
La luce solare è molto importante per l'uomo
La totale assenza di luce solare intensa per un periodo così prolungato può causare depressione in alcuni individui. Per questo motivo a chi soffre di un disturbo emotivo stagionale viene somministrata una terapia molto particolare a base di luce artificiale.
In questo modo i pazienti che vivono particolari condizioni psicologiche a causa dei bassi livelli di luce ambientale, riescono a tratte benefici che li aiutano a superare la lunga notte polare.
Gli abitanti di Utqiagvik stanno quindi per concludere il loro primo mese al buio per questa stagione, sono a metà del loro oscuro viaggio annuale.