A pochi giorni dal secondo lancio di Starship cerchiamo di capire cosa è andato storto e cosa no

Pochi giorni fa è stato effettuato il secondo volo di Starship. Sicuramente molti dei problemi evidenziati durante il primo volo sono stati risolti ma ci sono ancora delle questioni da sistemare. Scopriamo insieme qualche dettaglio su questo nuovo lancio.

Razzo
Secondo test di volo per Starship. Sono presenti ancora problemi.

SpaceX continua a fare enormi passi avanti, a soli 7 mesi dal primo lancio di Starship tenta un secondo lancio dalla sua base a Boca Chica, in Texas.

Infatti esattamente il 18 novembre scorso il sistema integrato Starship, progettato per raggiungere la Luna e Marte, ha effettuato un secondo test di volo che ha portato numerosi successi, anche se pure stavolta non sono mancati alcuni intoppi.

Vediamo bene quindi cosa è successo

Il test è avvenuto in realtà con un giorno di ritardo a causa di alcune variazioni dell’ultimo minuto: è stato necessario sostituire tre attuatori del Super Heavy B9, lo stadio booster che forma la parte inferiore del razzo, e stavolta tutti e 33 i motori del primo stadio (booster) si sono accesi e hanno funzionato alla perfezione, permettendo quindi un quasi perfetto innalzamento verticale del razzo.

Il volo è quindi proceduto senza intoppi fino alla fase in cui la ship S25 si è separata dal Super Heavy B9. Una volta eseguito il distacco il B9 doveva eseguire una sorta di inversione di rotta, una manovra detta “boostback”, con l’accensione di ulteriori motori disposti ad anello, per poi eseguire un ammaraggio nel Golfo del Messico. È a questo punto che qualcosa è andato storto, non tutti i motori si sono accesi correttamente e circa 3 minuti e 20 secondi dopo il decollo il booster B9 è esploso.

Ancora non si sa se la distruzione del booster è avvenuta a causa dell’attivazione automatica del Flight Termination System (FTS), queste informazioni verranno svelate solo a conclusione dell’indagine dell’Agenzia Federale per l’Aviazione (Faa) degli Stati Uniti.

Le indagini della FAA

Questo tipo di indagine viene avviata ogniqualvolta un test non procede secondo i piani per determinare le cause del “fallimento”, identificare quali azioni correttive debbano essere attuate per evitare che l’incidente possa verificarsi nuovamente e garantire la sicurezza pubblica.

La parte superiore di Starship, ossia la ship S25, ha invece continuato senza problemi il suo volo per circa 8 minuti dal lancio, quando si è concluso lo spegnimento programmato dei suoi sei motori. È proprio a questo punto che si è perso il contatto con S25, quando la ship era prossima alla velocità orbitale.

Per questo motivo dopo circa 12 minuti dall’inizio del test anche la navetta è stata fatta esplodere.

Ovviamente la FAA indagherà anche su questa seconda esplosione, comunque rispetto al primo test, quello di aprile, sono stati fatti enormi passi avanti. I problemi evidenziati col primo test sono stati risolti, e anche se ne sono emersi degli altri è evidente come di volta in volta si stia perfezionando il tiro.