Quanto dura un giorno su Urano? Hubble misura la rotazione del pianeta con una precisione 1000 volte superiore
Alla soglia dei 35 anni dal suo lancio, il telescopio spaziale Hubble continua a fornirci dati di inestimabile valore. Grazie a lui infatti di recente si è potuta misurare la velocità di rotazione di Urano con una precisione senza precedenti.

Il 24 aprile del 1990 il telescopio spaziale Hubble (HST, dall’acronimo inglese “Hubble Space Telescope”) veniva lanciato in un’orbita terrestre bassa, ad un’altitudine compresa tra 525 km e 550 km, e da allora fornisce un sostegno importantissimo alla nostra conoscenza dell’universo.
Ultimo dei tantissimi traguardi raggiunti grazie a questo telescopio è quello di un team internazionale di astronomi che è riuscito ad effettuare nuove misurazioni della velocità di rotazione interna di Urano raggiungendo un livello di precisione 1000 volte superiore rispetto alle stime precedenti.
Per affinare la misura della sua velocità di rotazione gli astronomi hanno analizzato oltre un decennio di osservazioni effettuate da Hubble delle aurore di Urano.
L'accurato lavoro di un team internazionale di astronomi
Il team di ricerca era guidato dall’astronomo Laurent Lamy del LIRA (Laboratoire d’Instrumentation et de Recherche en Astrophysique), l’Osservatorio di Parigi, in Francia. L’obiettivo non era assolutamente facile da raggiungere in quanto determinare la velocità di rotazione interna di un pianeta come Urano è una vera e propria sfida.
Infatti una particolare complessità sta nel fatto che non sono possibili misurazioni dirette. Proprio per questo motivo quindi il team ha sviluppato un metodo innovativo per tracciare il movimento rotazionale delle aurore di Urano da cui è stata dedotta la velocità di rotazione.

Grazie a questa tecnica è quindi emerso che Urano compie una rotazione completa in 17 ore, 14 minuti e 52 secondi, ben 28 secondi in più rispetto alla stima precedente ottenuta dalla sonda Voyager 2 della NASA durante il suo sorvolo nel 1986.
È l’astronomo stesso ad affermare:
È proprio grazie alla longevità e al monitoraggio a lungo termine di Urano effettuato da Hubble che è stato possibile effettuare questa scoperta. Infatti il telescopio spaziale per oltre un decennio ha osservato regolarmente le emissioni aurorali ultraviolette del pianeta, consentendo quindi ai ricercatori di tracciare l’esatta posizione dei poli magnetici tramite modelli del campo magnetico.
È importante sapere che le aurore di Urano sono molto diverse rispetto a quelle terrestri, a noi più note, e si comportano in modo unico e imprevedibile. La loro particolarità è dovuta al campo magnetico di Urano, fortemente inclinato e significativamente decentrato rispetto al suo asse di rotazione.
Fondamentale il supporto decennale di Hubble
È sempre Laurent Lamy ad aggiungere:
È anche grazie a questi incredibili risultati che il Planetary Science Decadal Survey negli Stati Uniti ha indicato come un orbiter o una sonda per Urano sia una priorità per l’esplorazione spaziale futura.