L'esperto conferma: arriva la Cometa di Pasqua! Potrebbe essere visibile ad occhio nudo da questa data di aprile

Una cometa, la SWAN25F, si sta rapidamente avvicinando al Sole sviluppando una coda che la potrebbe renderla sufficientemente luminosa da essere visibile ad occhio nudo. Già visibile prima dell’alba con un binocolo, lo sarà più comodamente di sera dopo la Pasqua.

SWAN25F
La cometa SWAN25F in questa fotografia di giorno 6 Aprile scattata da Micheal Jager. Credit: Michael Jäger, Gerald Rhemann

La Pasqua del 2025 non sarà da meno di quella del 2024! Se l’anno scorso fu la cometa 12P/Pons-Brooks a splendere nei cieli pasquali, quest’anno ci penserà la cometa SWAN25F.

Scoperta in questi ultimissimi giorni, si sta rapidamente avvicinando al Sole sviluppando una coda sempre più prominente che la renderà visibile con un modesto binocolo, ma forse anche ad occhio nudo. E’ ancora presto per dirlo, lo scopriremo nei prossimi giorni.

Dove e quando sarà visibile

La cometa si sta muovendo (sta orbitando) attorno al Sole molto più rapidamente di quanto non faccia la Terra. Infatti, si prevede che giorno 1 Maggio raggiungerà il punto della sua orbita più vicino al Sole, il cosiddetto perielio (dal greco peri che significa vicino ed elios che significa Sole).

Il perielio è il punto dell’orbita più vicino al Sole di ciascun corpo del sistema solare e in cui la velocità orbitale è massima.

Essendo ormai prossima al suo perielio, la posizione di questa cometa in cielo cambia rapidamente di giorno in giorno.

La cometa SWAN25F al momento è visibile prima dell’alba in direzione della costellazione settentrionale del Pegaso, quindi verso Nord-Nord-Ovest e, alle latitudini italiane, si eleva fino a circa 10 gradi sopra l’orizzonte intorno alle 5 del mattino.

Dieci gradi equivalgono alla porzione di cielo occupata dal pugno chiuso della mano.

Con il passare dei giorni la cometa si sposterà sempre più verso Nord e sarà visibile sempre più presto (quindi verso notte fonda) fino a raggiungere la può comoda posizione di visibilità serale intorno al 24-25 Aprile.

Ison
Esempio di immagine di archivio (immagine composita) ripresa da Soho in cui si vede il passaggio della cometa Ison attorno al Sole, il cui disco è oscurato dal coronografo. Credit: Soho/Nasa/ESA

Avvicinandosi al Sole (andando verso il perielio) la cometa subirà sia un maggiore riscaldamento da parte del Sole sia una più intensa azione da parte del vento solare. L’effetto combinato sarà quello di sviluppare una coda sempre più grande che la renderà più luminosa e meglio e visibile.

Si pensa che al massimo di sua luminosità potrebbe essere vista anche ad occhio nudo, ma sicuramente con un binocolo anche amatoriale.

La natura delle comete

Ricordiamo che le comete sono corpi del Sistema Solare costituiti prevalentemente di polveri e ghiaccio. Il serbatoio delle comete, cioè il luogo in cui sono più numerose, è la cosiddetta nube di Oort, cioè una regione sferica molto esterna del sistema solare centrata sul Sole popolata da comete.

Perturbazioni gravitazionali possono alterare la traiettoria di queste comete spingendole nelle regioni più interne del Sistema Solare, e molte di queste concludono il loro viaggio tuffandosi sulla superficie del Sole, da cui sono attratte.

Chi ha scoperto la cometa SWAN25F

Il Sole, la nostra stella, è continuamente studiata, ma anche tenuta d'occhio, da satelliti artificiali quali ad esempio SOHO della NASA/ESA, il Solar Orbiter dell’ESA e il Solar Dynamic Orbiter della NASA. Le immagini prese continuamente dagli strumenti a bordo sono messe in archivi pubblici, quindi consultabili da chiunque.

Proprio nell'archivio immagini di SOHO, precisamente quelle prese dallo strumento di bordo SWAN, il giovane astrofilo australiano Michael Mattiazzo ha individuato questa cometa che in attesa di un nome ufficiale da parte del Minor Planet Center è chiamata SWAN25F.

Quindi, si tratta di una cometa prima scoperta guardando immagini al computer e solo dopo, ricercata ed individuata e fotografata in cielo.