Ciò che sta succedendo nelle regioni artico-boreali è una manifestazione del meccanismo di retroazione climatica al riscaldamento globale. L’emissione “antropica” di metano produce, indirettamente, un aumento dell’emissione “naturale” di metano, così accelerando il processo di riscaldamento globale.
Sergio Messina
Astronomo - 225 articoliArticoli di Sergio Messina
Persistono da giorni le intrusioni di sabbia di provenienza dal Sahara nei cieli meridionali dell'Italia. Ecco le foto e la situazione aggiornata.
Gli esopianeti gassosi, come Giove e Saturno, finora scoperti sono generalmente “caldi”, a motivo della loro vicinanza alla propria stella. Spicca la scoperta dell'esopianeta TOI-4600 c per essere un raro esempio di Saturno “freddo”. Cosa li rende così rari?
Utilizzando i telescopi dell’Osservatorio Europeo Australe (ESO), un team di astronomi ha recentemente concluso la più estesa ricognizione di dischi protoplanetari attorno a giovani stelle. Ne è risultata un mosaico di bellezza.
Meglio osservarlo da lontano, considerata la presenza di venti superiori ai 600 km/h e alla continua formazione di strutture cicloniche grandi quanto la Terra. Le recenti osservazioni di Hubble confermano un’atmosfera per il pianeta gassoso estremamente dinamica e in continua evoluzione.
È noto come di un iceberg si veda solo l’11%, la parte emersa, mentre il rimanente 89% rimanga nascosto alla vista. Curiosamente, anche nel caso del riscaldamento globale, solo l’11% è ciò che più palesemente si percepisce.
Nella galassia del Triangolo, gli astronomi trovano una regione in cui sono recentemente nate quasi 200 stelle massicce. Mai viste finora simili concentrazioni altrove, neanche nella nostra Galassia.
Chi avrebbe mai immaginato di scoprire “distillerie” di alcool etilico nei dischi stellari! E’ ciò che è successo col telescopio spaziale James Webb osservando i dischi di polveri e gas attorno a due giovanissime stelle.
Le prime stelle dell'Universo sono tra le più ricercate. Mai osservata, se ne ipotizzava l’esistenza. Ora ci siamo quasi, grazie al telescopio spaziale James Webb. Cosa le rende tanto diverse dalle altre e quindi così interessanti?
Sensazionalismo! Sarebbe bello poterlo classificare come sensazionalismo. Purtroppo, l'osservazione delle variabili climatiche e la loro interpretazione mostra in modo inclemente uno scenario preoccupante, in cui sembra che nelle aree che si affacciano sul bacino mediterraneo, ci si sia letteralmente persi la stagione invernale.
Immense quantità di vapore acqueo sono state osservate dagli astronomi all’interno dei dischi stellari, esattamente nelle regioni del disco dove è in corso o dove si formeranno nuovi esopianeti. L’acqua sui pianeti sembra essere già presente ancor prima della loro formazione.
Quale modo migliore di festeggiare un compleanno per una supernova se non quello di svelare, dopo ben 37 anni di ricerche, la stella di neutroni che si formò nel momento in cui esplose. Si tratta della supernova 1987A, l’unica in epoca moderna la cui esplosione fu visibile ad occhio nudo.
I ghiacci continentali della Groenlandia si stanno sciogliendo rapidamente, lasciando posto alla vegetazione, raddoppiata negli ultimi trent’anni. Di questo passo forse vedremo questa regione così come la videro i Vichinghi più di 1000 anni fa.
È stato scoperto un quasar da record. Si tratta di un buco nero al centro di una lontanissima galassia che ingoia circa un Sole al giorno. Ciò ne fa l’oggetto più luminoso di tutto l’Universo ed il buco nero col maggiore tasso di crescita mai osservato.
La copertura nevosa di questo inverno in Italia è inferiore rispetto ai valori medi di circa il 60%. Le scarse nevicate e il precoce aumento di temperatura hanno ridotto la riserva di acqua ghiacciata su Alpi e Appennini. Ciò suscita serie preoccupazioni per una crisi idrica diffusa nella prossima estate.
Sembrerebbe paradossale ma è una fortuna che la temperatura degli oceani continui ad aumentare. Infatti, sebbene il riscaldamento degli oceani rappresenti un gravissimo danno per il sistema climatico terrestre, non è il peggiore. Vediamo di capire il senso di questa affermazione.
Se ne conoscono appena 130 su un totale di oltre 5500 esopianeti e vengono chiamati USP - Ultra Short Period - poiché compiono un’intera rivoluzione attorno alla propria stella in poche ore. Quello più recentemente scoperto è Wolf 327 b. Vediamone le caratteristiche.
Lo scontro tra due galassie è un evento cosmico distruttivo. Tuttavia, se da un canto le galassie collidenti perdono la loro originaria identità, d’altro canto lo scontro innesca processi di formazione stellare molto efficienti a dispetto della loro età.
Le SuperTerre, sebbene assenti nel Sistema Solare, sono una tipologia comune di esopianeta. La recente scoperta della SuperTerra TOI 715 b, ha catalizzato l'attenzione della comunità scientifica. Ecco perché.
E' curioso, se non paradossale, come il riscaldamento globale e la conseguente terribile crisi climatica che stiamo vivendo si origini da uno sbilanciamento tra energia in ingresso (proveniente dal Sole) ed in uscita (emessa dalla stessa Terra) di appena mezzo watt per metro quadrato. Vediamo insieme come una quantità così esigua stia producendo conseguenze catastrofiche.