Esiste un luogo nella nostra Galassia in cui la concentrazione di stelle brillanti è così elevata che, se ci si trovasse lì, il cielo notturno risulterebbe costellato di stelle brillanti tanto quanto la Luna piena.
Sergio Messina
Astronomo - 225 articoliArticoli di Sergio Messina
Un pianeta simile alla Terra è stato scoperto orbitare attorno ad una nana bianca, riuscendo a sopravvivere alla fase di gigante della sua stella madre. Questo potrebbe essere il possibile destino della Terra tra miliardi di anni.
Una stella, quando fotografata con un telescopio, mostra caratteristiche punte o raggi che si dispongono simmetricamente. Di fatto, si tratta di un inevitabile artificio introdotto dalla montatura del telescopio. Vediamo di cosa si tratta nel dettaglio.
All’interno di un parco nazionale ad una quota di 3200 metri sorge il Grande Telescopio Binoculare (LBT). E’ un esempio unico di telescopio con due specchi su una stessa montatura gestito da un’organizzazione internazionale.
Per gli astronomi si tratta di un mistero. Perché, ci si chiede, il getto di particelle cariche che fuoriesce dal disco di un buco nero supermassiccio dovrebbe far esplodere le novae che si trovano lungo il suo percorso, con frequenza doppia che altrove?
La scoperta della galassia primordiale REBELS-25 recentemente fatta col telescopio ALMA è l’ennesima recente scoperta che mostra come l’attuale teoria sull’evoluzione del giovane Universo necessiti importanti revisioni.
Nei mesi di Agosto e Settembre le temperature sono state più basse (anche se di poco) rispetto agli stessi mesi del 2023. È un bene, ma troppo poco per considerarlo un segnale di inversione. Si tratta, probabilmente, di una temporanea flessione nella serie di valori record.
Presentiamo un esempio di come le osservazioni possano cozzare con la teoria. È il caso della “tensione” di Hubble per cui, diversamente da quanto previsto dalla teoria, la velocità misurata di espansione dell’Universo primordiale è diversa da quella dell’Universo locale.
La stella singola a noi più vicina, la stella di Barnard, ha un pianeta. E’ di ieri la conferma ufficiale da parte degli astronomi. Questo appena scoperto è di fatto “l’esopianeta più vicino alla Terra” attorno ad una stella singola.
I teorici gioiscono! Osservata per la prima volta una galassia primordiale il cui gas brilla più delle sue stelle, in accordo a precedenti previsioni teoriche. E’ un importante passo nella comprensione del giovane Universo.
Succede spesso di vedere immagini notturne delle cupole dei grandi telescopi da cui fuoriescono strani fasci luminosi diretti su in cielo. Realtà o fotomontaggio? Vediamo di cosa si tratta.
Il centro Copernicus ha completato l’elaborazione dei dati meteorologici relativi all’estate appena conclusa. Sotto un profilo climatico, questi dati confermano l’estate 2024 come la più calda, ma con marcate differenze territoriali.
Sulla cima del vulcano spento Mauna Kea alle Hawaii sorge il Keck. Con la coppia di telescopi gemelli con specchio di 10 m di diametro è uno degli maggiori e scientificamente più produttivi osservatori al mondo.
Sembrerebbe una contraddizione: se sono neri come possono essere tra gli oggetti più brillanti in una galassia. In effetti non vi è nessuna contraddizione. Il buco nero è effettivamente nero. Ciò che brilla gli si trova attorno.
Due galassie, lontane milioni di anni luce, stanno collidendo. Si tratta di un evento che durerà centinaia di milioni di anni. Lo scontro sta modificando la forma e ha già innescato un’intensa attività di formazione stellare.
Ai confini della nostra Galassia, in un ambiente galattico molto diverso da quello in cui ci troviamo, è stata osservata dal telescopio spaziale James Webb una regione di formazione stellare con un dettaglio mai prima raggiunto.
Nel disco della giovanissima stella AB Aurigae con il telescopio ALMA sono state osservate le “onde di velocità” previste dalle simulazioni teoriche. Questa scoperta supporta fortemente la correttezza della teoria sulla formazione degli esopianeti gassosi.
La stella gigante rossa R Doradus ha la superficie caratterizzata dal movimento di enormi bolle di convezione. Le immagini sono state catturate dal telescopio ALMA. Cos'è questa convezione e perché si tratta di immagini uniche.
Il video montato da Meteored è un viaggio, relativamente breve in termini astronomici, di appena 2000 anni luce, in direzione della costellazione australe delle Vele. Lì si trova una vera perla, la nebulosa planetaria NGC3132.
Oltre 8 miliardi di anni fa, nel profondo spazio, iniziava una collisione tra due galassie. Questo evento sarebbe rimasto invisibile se non fosse avvenuta una lente gravitazionale recentemente osservata da James Webb, peraltro dalla curiosa forma a punto interrogativo.