![Gelo sempre più intenso in Siberia, sfondato il muro dei -40°C](https://services.meteored.com/img/article/gelo-sempre-piu-intenso-in-siberia-sfondato-il-muro-dei-40-c-1667413899679_320.jpeg)
Per la prima volta dall'inizio della stagione autunnale è stato sfondato il muro dei -40°C in alcune località della Siberia orientale, nella Repubblica della Jacuzia.
Per la prima volta dall'inizio della stagione autunnale è stato sfondato il muro dei -40°C in alcune località della Siberia orientale, nella Repubblica della Jacuzia.
La perturbazione in arrivo sarà seguita da aria più fredda, di origine polare marittima, che oltre a determinare un brusco calo delle temperature porterà le prime nevicate a bassa quota fra Alpi e Appennini.
La recente eruzione che ha interessato lo Stromboli è stata in grado di cambiare la morfologia e topografia dell’isola lungo la famosa Sciara del Fuoco, aprendo un lungo e profondo canyon lungo le pendici del vulcano.
Il lungo periodo caratterizzato dal caldo anomalo e dalla siccità ci dovrebbe accompagnare fino ai primi giorni di novembre, poi possibili cambiamenti in vista per un cambio di circolazione.
Mai come quest’anno il meteo sarà fondamentale per la tenuta dell’economia del vecchio continente, già indebolita dalla pandemia e dalla guerra fra Russia e Ucraina.
Il vortice stazionando per più giorni nel tratto di mare ad ovest dell'isola di Cipro ha assunto caratteristiche tropicali, formandosi in un ambiente sfavorevole caratterizzato da un intenso wind shear.
L'ottobrata prosegue indisturbata su gran parte d'Italia, primi segnali di cambiamento in arrivo sulle regioni settentrionali nel corso del prossimo fine settimana. Quando arriva il primo freddo?
Un drone dell'INGV mentre riprendeva i flussi piroclastici in discesa sul mare è riuscito a filmare lo sviluppo di un piccolo tsunami sotto la Sciara del Fuoco, immagini altamente spettacolari dall'alto.
Una violenta alluvione lampo ha travolto l'isola di Creta, con fiumi di fango che hanno provocato distruzione e vittime nel piccolo villaggio turistico di Agia Pelagica.
Una forte ondata di maltempo ha colpito le scorse ore la Sicilia occidentale, dove si è verificata l'ennesima alluvione lampo di questa stagione autunnale nel trapanese.
La piccola depressione ha assunto caratteristiche sub-tropicali già dalla serata di lunedì 10, rimanendo posizionata in mare aperto, con una attività convettiva asimmetrica e disorganizzata.
Un primo peggioramento nelle prossime ore coinvolgerà la Sicilia e le regioni del sud, dispensando delle piogge, rovesci e persino dei temporali, localmente pure di moderata e forte intensità sulla Sicilia occidentale e meridionale.
Il fenomeno del "cold pool" è il principale responsabile dei cosiddetti temporali "autorigeneranti" che per ore si accaniscono sempre sulle stesse località, scaricando ingentissimi quantitativi di pioggia in spazi temporali molto ristretti.
Lunedì 10 ottobre su alcune aree del sud sarà elevato pure il rischio di temporali e nubifragi, in grado di causare importanti criticità di carattere idraulico e idrogeologico.
Secondo le ultime elaborazioni del prestigioso centro di calcolo europeo ECMWF il mese di ottobre potrebbe essere caratterizzato da temperature sotto le medie del periodo su buona parte del Paese.
L'uragano "Fiona" nelle prossime ore impatterà sulle coste della Nuova Scozia, con venti davvero violenti e forti mareggiate. Nel suo movimento verso nord la tempesta avrà dei riflessi sul tempo atteso in Italia ad inizio settimana.
Nel weekend delle elezioni politiche una intensa perturbazione atlantica interesserà le regioni del centro-nord, causando piogge, rovesci e fenomeni temporaleschi, anche di forte intensità.
Il violento temporale autorigenerante responsabile della gravissima alluvione lampo si è nutrito, per ore, dell'umidità tropicale trasportata da un intenso "fiume atmosferico" proveniente dall'oceano Atlantico.
Proprio lungo il tetto di questo sistema sismogenetico si sono prodotti i terremoti più violenti della storia d'Italia, con una magnitudo stimata superiori ai 7.0 Richter secondo alcune ricostruzioni dei sismologi.
Col passare dei giorni e delle settimane la figura del vortice polare stratosferico approfondendosi ulteriormente andrà ad influenzare in modo sempre più diretto il tempo alle nostre latitudini.