Gli elementi fondamentali per la vita possono formarsi più facilmente nello spazio esterno

Siamo soli nell’universo? Esistono altre forme di vita? Perché sulla Terra è stato possibile lo sviluppo di forme di vita e la loro evoluzione. Queste sono solo alcune delle domande che attanagliano gli scienziati di tutto il mondo.

Mezzo Interstellare
I mattoni della vita si formerebbero più facilmente nello spazio esterno che sul nostro pianeta.

La comunità scientifica, e non solo, di tutto il mondo si interroga sui motivi che hanno portato allo sviluppo della vita sul nostro pianeta. Ancora non sappiamo se la Terra rappresenta un unicum o se esistono altri mondi con altre forme di vita, ecco perché proseguono gli studi e le ricerche per tentare di capire come mai questo sia avvenuto.

Attualmente gli scienziati ritengono che la vita sulla Terra sia emersa grazie alla presenza di alcuni composti organici e biomolecole che hanno poi portato alla formazione di organismi veri e propri.

Secondo un nuovo studio, pubblicato di recente su Science Advances, sembrerebbe che alcune di queste molecole fondamentali per lo sviluppo della vita, chiamate peptidi, si possano formare più facilmente nello spazio esterno. Ciò vorrebbe dire che questi elementi siano arrivati sul nostro pianeta grazie alla caduta di meteoriti o comete, il che renderebbe possibile la formazione di forme di vita anche in altri pianeti.

I peptidi non sono altro che un assemblaggio di aminoacidi in una struttura a catena corta e possono essere composti da due soli aminoacidi o da centinaia di aminoacidi.

Ma perché sono così importanti?

Gli aminoacidi vengono spesso definiti i mattoni della vita perché, oltre ad essere gli elementi costitutivi delle proteine, sono alla base anche della sequenza dei nucleotidi che costituiscono il codice genetico.

Seppur con un ruolo di primaria importanza non è così scontato che si vengano a formare i peptidi, soprattutto in modo spontaneo nelle condizioni ambientali della Terra primordiale. Secondo questo studio infatti le condizioni più favorevoli per la loro formazioni sono quelle spaziali.

Disco Protoplanetario
In questo studio sono state analizzate anche le condizioni nei dischi protoplanetari.

Risulta infatti che nel mezzo interstellare, con temperature notevolmente più basse rispetto al nostro pianeta e con una bassissima densità di nubi di molecole e particelle di polvere, i singoli atomi di carbonio possono attaccarsi alla superficie delle particelle di polvere insieme alle molecole di monossido di carbonio e ammoniaca formando molecole simili agli aminoacidi. Aumentando la densità di queste nubi di molecole si possono poi assemblare i peptidi.

In questo studio i ricercatori si sono concentrati sull’osservazione dell’ambiente denso dei dischi protoplanetari, quella struttura discoidale di gas e polveri in orbita attorno ad una stella o a una protostella, notando come in questo ambiente sono presenti numerose molecole di acqua che formano cristalli di ghiaccio sulla superficie di eventuali agglomerati di particelle in crescita, il che potrebbe inibire le reazioni che portano alla formazione dei peptidi.

C'è forse la speranza di non essere soli nell'universo?

Quando però si vengono a formare oggetti più grandi, come asteroidi e comete, questi corpi si riscaldano, consentendo la formazione di liquidi in cui è aumentata la produzione di peptidi. In questo modo la formazione di molti dei mattoni della vita sarebbe più efficiente nello spazio che sulla Terra e probabilmente potrebbero essere stati asteroidi e comete a portare questi mattoni sul nostro pianeta.

Secondo questa teoria quindi come sono stati catapultati sulla Terra così potrebbero finire su altri pianeti portando anche lì alla formazione di forme di vita evolute.