Luca Lombroso avverte: nelle prossime ore il getto polare porterà freddo precoce e neve in queste aree dell'Italia

Svolta tardo autunnale precoce: aria artica marittima sta per irrompere in Italia, neve precoce su queste zone Alpine. Tanto vento sui mari e non sole, temporali forti in rapido movimento lungo il nordest. Fin quando durerà?

Le prime avvisaglie ieri, con il Passo dello Stelvio sotto una fitta nevicata, anche la zona di Livigno ha visto la neve cadere per la prima volta a quote comunque di alta montagna. Oggi mentre scriviamo le immagini da satellite ci mostrano l’Italia quasi tutta serena, e questo ha favorito una notte fresca dal sapore di mezza stagione.

Solo Sicilia, Sardegna e parte del sud hanno avuto minime da “notte tropicale”, oltre i 20°C. Al nord il termometro è sceso sui 14-16°C e negli alti fondovalle alpini l’aria è decisamente frizzante, come a Dobbiaco (BZ) con soli 15°C. E domani aria molto fredda bussa alle porte, ecco il quadro sinottico.

Situazione sinottica

Al suolo un anticiclone ha massimo sul medio oceano Atlantico di oltre 1030 hPa, sviluppato con un promontorio fin sulla Groenlandia. Il fronte polare si trova attualmente sulla Francia e Paesi Bassi, guidato dalla corrente a getto. Domani raggiungerà le Alpi e formerà una depressione sottovento sulla Pianura Padana, in evoluzione poi lungo l’Adriatico.

Veloce formazione di un ciclone alla mesoscala sottovento all'arco alpino domani, con rapido successivo movimento sul medio Adriatico.

In quota si struttura una saccatura alimentata da aria artica marittima, l’isoterma -20°C a 500 hPa irromperà fino all’Italia centrale, le Alpi saranno sfiorare da -25°C. A 850 hPa l’isoterma +5°C a 850 hPa si porterà quasi sulla Toscana, il raffreddamento diabatico farà scendere a questa quota la temperatura anche a soli +2°C al nord. Ecco le conseguenze.

Previsioni dettagliate per giovedì: nord Italia e Alpi

Cominciamo dal nordovest, inclusa Liguria, sostanzialmente saltati dalle precipitazioni per i venti da nordovest che irrompono in queste zone, tramontana su Liguria. Avremo comunque cielo molto nuvoloso, con diradamenti sul Piemonte dal pomeriggio. Le Alpi occidentali non avranno precipitazioni, qualche bufera nevosa oltre 1800 m invece possibile sulla cresta di confine con la Svizzera.

Colpita invece l’Emilia Romagna, attraversata da un fronte temporalesco già in mattinata, esteso a Lombardia orientale, Veneto, Trentino Alto Adige orientale e Friuli Venezia Giulia. In queste ultime regioni, nelle zone alpine la neve si abbasserà dapprima a 2200 m quindi a sera a 1500 m. Il fronte temporalesco si porterà poi più attivo nelle zone nordorientali Adriatiche e Romagna. Nel contempo irrompe la bora.

Al centro e sud attenzione al vento

Quanto a fenomeni, prime avvisaglie con temporali in Toscana e in Sardegna settentrionale, nel pomeriggio movimento del fronte nella zona centrale dell’Isola e nelle zone fra Toscana meridionale e Lazio. Qualche rovescio ma disorganizzato anche fra Umbria e Marche. Nel pomeriggio irrompe impetuoso il maestrale in Sardegna e la tramontana in alto Tirreno, mentre il fronte temporalesco si porta fra Campania e nord della Puglia. Calano sensibilmente anche al centro sud le temperature.

Venerdì bora scura in alto Adriatico, burrasca di maestrale nei mari occidentali

Il nordovest venerdì vedrà anche ampie schiarite su Piemonte e Lombardia occidentale per foehn alpino, il nordest sarà colpito da una burrasca e mareggiate in Adriatico per bora scura, ovvero con cielo coperto e precipitazioni.

Piogge anche abbondanti sulla Romagna, precipitazioni deboli-moderati nel triveneto, nevicate anche a 1300-1500 m sulle Alpi orientali. Azzardando una stima, saranno 10-30 cm a 2000 m, inclusi i passi dolomitici.

Alcuni boschi delle Dolomiti orientali, oltre i 2000 m a a tratti anche sui 1500 m, venerdì potrebbero svegliarsi così.

Al centro, forti piogge e temporali solo sulle Marche e in misura minore Abruzzo e Molise, colpite anch’esse dalla bora scura. Maestrale e tramontana diradano le nubi su Sardegna e altre regioni centrali, causando burrasche nei mari circostanti e mareggiate nelle coste esposte.

Al sud qualche piovasco portato dai venti nordoccidentali contro le coste tirreniche meridionali e verso sera dalla bora in Puglia settentrionale, per il resto variabilità ventosa.

Quanto caleranno le temperature ?

Crollo dei termometri di massima marcato specie venerdì, anche oltre 10°C al nord e in misura leggermente inferiore, comunque di 8-10°C, al centro e Sardegna. Ovvero, massime di venerdì ferme a 16-18°C al nordest, a fatica 20°C al nordovest; sui 20-22°C il centro e sud della Sardegna, anche soli 18°C nel nord dell’isola.

Ecco lo scostamento dalla media delle temperature previsto per venerdì: anomalia negativa anche di oltre 10°C nelle massime in alcune zone. Mappa ECMWF elaborata da Meteored

Dai 22 a 25°C al sud e Sicilia. Minime per ora non in marcato calo per copertura e vento, comunque frizzanti con 10-12°C al nord e anche al centro, 15-20°C al sud.

Molto freddo sulle Alpi: zero termico sui 1500 m, sotto zero e gelate precoci sui passi alpini, gelo in alta quota, sotto a -10°C a 3000 m.

Il tempo nel fine settimana ed evoluzione successiva

Dopo queste irruzioni fredde l’evoluzione è sempre incerta, in quanto la ciclogenesi conseguente è sempre assai evolutiva. Allo stato attuale nel fine settimana dovrebbe esserci un miglioramento con variabilità e ampi spazi di sole, temperature in timida ripresa ma già autunnali e ancora sotto la media.

A seguire, per la terza settimana di settembre spunta l’ipotesi di un movimento retrogrado del vortice freddo, che potrebbe portare il suo minimo sul centro Italia causando un peggioramento autunnale in alcune regioni. Ne riparleremo, ora concentriamoci sull’irruzione che potrebbe essere di portata storica.