Allerta rossa ed emergenza fiumi in Emilia: ultimi aggiornamenti e previsioni sul maltempo al Nord

Piogge torrenziali in Emilia Romagna, maltempo autunnale al nord, onde di piena lampo, flash flood, in corso nei fiumi Enza, Secchia e in parte Panaro. Un anomalo vortice in quota la causa meteo di una situazione da maltempo da cambiamenti climatici. Quando migliorerà, e tornerà l’estate?

La situazione del Fiume Panaro nel modenese alle 7 di martedi 25 giugno 2024, foto Carlo Alberto Benatti.

Situazione di maltempo straordinario al nord e segnatamente, come da previsioni, in Emilia Romagna. Il vortice ciclonico da giorni annunciato ha causato piogge torrenziali concentrate in poche ore, causando onde di piena improvvise e mandando in crisi alcuni fiumi e torrenti in particolare fra Reggiano, Modenese, e Bolognese. Ecco cosa sta succedendo, con focus in particolare alle citate zone in crisi per il maltempo da cambiamenti climatici.

Lunedì di piogge torrenziali in Emilia Romagna

La preoccupazione era alta in Romagna colpita dall’alluvione dello scorso anno, e infatti sono andati in piena diversi fiumi, raggiungendo la soglia 1 di attenzione (giallo) e localmente soglia 2 arancione ma senza causare particolari problemi ne esondazioni. Le piogge sono comunque state consistenti, ad esempio 144 mm sono caduti ieri lunedì 24 giugno a Palazzolo sul Senio.

Le piogge previste al nord e sull'Emilia Romagna nella giornata di ieri dal modello ECMWF rielaborato da METEORED, corrispondono molto bene alla situazione che si è realmente osservata.

E’ sull’Emilia centro orientale però che si sono addensate nubi per effetto stau, con piogge di 150-200 mm in 24 ore, e picchi di 80-100 m in sole 12 ore. Ad esempio dalla rete ARPAE Emilia Romagna spiccano 187 mm a Ponte Samone (MO), altrettanti a Cavola nel Reggiano, a Pavullo nel Frignano 143 mm in 24 ore con picco di 94.4 mm in 12 ore, piogge da record storico non solo per giugno, che superano perfino quelle dell’alluvione del novembre 1966. E ora mentre scriviamo sta ancora piovendo forte in molte zone.

Le conseguenze

La situazione più critica si è riscontrata sui torrenti Samoggia, Tiepido, Tresinaro e altri minori, a Pavullo è esondato il Rio Bago, inondando alcuni quartieri e alcune zone del centro storico. Molte frane si sono messe in movimento, una ha causato l’interruzione, nella notte, della strada fondovalle del Panaro.

Alle ore 7 del 25 giugno il fiume Panaro era oltre soglia 2 arancione a Ponte Sant’Ambrogio, mentre Secchia e Enza registrano livelli perfino da record. Due onde di piena in particolare nel fiume Secchia, 13.41 m a Ponte Veggia di Sassuolo non si erano mai registrati nemmeno nell’alluvione del gennaio 2014 e maggio 2019. Chiuso Ponte Alto a Modena, a 9.8 m a un passo dalla soglia rossa.

L’Enza nel reggiano è a 11.43 m a Ponte Sorbolo, zona colpita dall’alluvione nel dicembre 2017. La situazione è in rapida evoluzione, si invita a seguire le notizie locali e a consultare il sito della protezione civile regionale, https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it/

La causa meteo

La causa di questa situazione straordinaria è un vortice freddo chiuso, tecnicamente un “cut off” che si è isolato in quota. A 500 hPa il minimo di circa 5740 m di geopotenziale alle ore 00Z del 25.06.2024 era sulla Corsica.

La mappa in superficie in questi casi inganna, e mostra una pressione livellata al suolo sull’Italia, sui 1015 hPa, con un massimo di 1020 hPa sull’Europa centro orientale. Al più l’occhio esperto coglie piccole “B” di punti di bassa pressione relativa.

E’ una situazione che per il nord implica tempo autunnale con precipitazioni come è stato in prevalenza diffuse e stratiformi, ma con “temporali affogati”, ovvero fra le piogge stratiformi si scatenano anche nubifragi con attività temporalesca. Il vortice si andrà colmando solo lentamente, e col miglioramento e le schiarite torneranno a formarsi anche temporali isolati ma ancora localmente forti.

Nowcasting per oggi 25 giugno

Martedì di maltempo non solo in Emilia, ancora tutt’oggi 25 giugno piogge spesso diffuse, pause solo temporanee ma a tratti nubifragi. In dettaglio nel pomeriggio le piogge e temporali oltre all’Emilia Romagna, interesseranno il basso Piemonte, a tratti la Liguria e si riattiveranno anche fra Lombardia e Veneto. Le piogge in corso aggraveranno la situazione dei fiumi sopra citati, rendendo saturo il suolo e gli argini.

Variabile perturbato al centro, ma con fenomeni più irregolari, a carattere temporalesco e improvviso, più frequenti in alta Toscana e in zone interne fra Umbria, Abruzzo e Lazio. Al sud piovaschi e rovesci fra Campania meridionale e Basilicata, marginalmente Puglia.

Giornata fredda simil autunnale al nord, massime a soli 22-24°c, difficilmente oltre 25-26°C dove spunta, raramente, il sole.

Migliora mercoledì 26 ma tornano temporali in alcune zone

Finalmente migliora un po’ in tutt’Italia mercoledì 26 giugno, anche se restano piogge organizzate al nordest, in allontamento. Temperature in rapida ripresa, ma col sole che si fa largo potranno formarsi temporali specie sulle Alpi e lungo l’Appennino tosco-emiliano, con locali sconfinamenti nelle vicine pianure. Temporali anche lungo la dorsale appenninica centrale specie versante adriatico di Marche e Abruzzo, localmente anche del sud.

Come detto ripresa delle temperature, verso 26-28°C al nord, 28-30°c al centro sud.

Breve ondata calda dopo metà settimana, durerà?

Fra giovedì e venerdì fase estiva anche al nord, con aumento delle temperature anche a 32-34°C, accenno di ondata calda al centro sud con picchi di 36-38°C. Più stabile anche sulle Alpi, anche se qualche piccolo temporale di calore pomeridiano non è escluso al nordest. Questa situazione reggerà fino a sabato, mentre potrebbe esserci una nuova fase temporalesca al nord da lunedì, ma ne riparleremo.