Com’era il tempo il 25 aprile 1945? Curiosità di meteostoria della Festa della Liberazione

Il caldo anomalo mese di aprile 1945 e le curiosità di meteostoria della festa della liberazione. Dal clima globale alle concentrazioni di CO2 in atmosfera in quei giorni, quale legame con i cambiamenti climatici?

Festeggiamenti per la festa della Liberazione, giorno molto sentito in Italia. Che tempo faceva il 25 aprile 1945?

L’aprile 1945 fu un mese caldo non solo per i fatti storici ma anche dal punto di vista meteo. Una eccezione in quell’epoca in cui il clima era più freddo di oggi, un record di caldo che ha resistito in alcune stazioni meteo del nord fino ai recenti mesi di Aprile record del 2011, 2007, 2018 e alla prima parte dell’aprile 2024.

Più in generale la meteorologia influenzò in vari modi la II Guerra Mondiale, non solo sui campi di battaglia ma anche da un punto di vista di strategia militare.

Il caldo aprile 1945

La città di Milano, liberata appunto il 25 aprile e da cui la data della Festa Nazione, visse un mese di aprile veramente caldo per quei tempi. Dai dati dell’Osservatorio Meteorologico di Brera risulta che fin da inizio mese il termometro di massima toccava e superava i 20°C, con un ulteriore aumento verso i 25°C a metà mese. Molto caldo poi dal 18, con una punta massima di ben 28°C il giorno 20 aprile 1945. Dal 21 temperature in calo attorno ai 20°C, con qualche rovescio, ma il giorno della liberazione, il 25 aprile 1945, ancora si nota una temperatura massima di 21.4°C; dai filmati storici si nota che splendeva il sole.

Solo a fine mese arrivano piogge consistenti e organizzate insieme a un sensibile calo delle temperature, che portarono a una massima di appena 11.8°C il 2 maggio 1945.

L’Osservatorio Geofisico di Modena rilevò una massima di 26.6°C e il mese rimase l’aprile più caldo fino al 2007. Caldo anche a Roma, con temperature quasi sempre oltre i 20°C e massime sui 25-27°C attorno al 20 aprile.

Va dato atto e riconoscimento a chi, in quegli anni, continuò con dedizione e a rischio della propria vita a rilevare dati anche nei momenti più terribili della guerra, lasciandoci a disposizione un patrimonio scientifico di dati insostituibile.

Le reanalisi stesse, oggi utilissime, non sono così precise e non esisterebbero senza le osservazioni.

La situazione meteo dell’aprile 1945

Nei giorni più caldi, fra il 18 e il 21 aprile 1945, era presente un anticiclone con massimo di 1035 hPa sulla Gran Bretagna. In quota campeggiava una cupola anticiclonica di origine subtropicale, in parte corrispondente all’anticiclone africano, figura barica rara a quei tempi.

Interessante notare che l’isoterma a 850 hPa che avvolgeva tutt’Italia era la +10°C, che a tratti si era portata a nord delle Alpi. Sul nord si notano valori a 850 hPa attorno a +12,+13°C, al centro leggere infiltrazioni più fresche vedevano valori sui +8°C. Dopo il 21 aria più fredda entra al nord, l’isoterma a 850 hPa scende attorno a +5°C, ma con scarsi effetti quanto a fenomeni.

Il giorno della Liberazione, il 25 aprile 1945, l’alta pressione è sull’Italia con circa 1015 hPa di massimo, e isoterme assestate dai +8°C del nord a +10°C al sud, con la +15°C a 850 hPa poco a sud della Sicilia.

Quel caldo mese di aprile 1945 smentisce il riscaldamento globale?

Qualcuno leggendo questa storia meteo potrebbe essere indotto a ritenere che un aprile caldo nel 1945 smentisca i cambiamenti climatici in atto oggi, e ridimensioni l’allarme sul riscaldamento globale.

E’ bene precisare come stanno le cose: il riscaldamento globale è il fenomeno, appunto globale. E non è un singolo evento in una singola zona a confermarlo o smentirlo.

Nel 1945 la CO2 in atmosfera era attorno a 300 ppm, già sopra di 20 ppm ai livelli preindustriali, ma oggi è a 425 ppm! Se poi guardiamo alle temperature globali, nel 1945 non si nota a livello planetario nessuna anomalia, che erano simili ai livelli preindustriali, oggi siamo a +1.1°C sul periodo 1850-1900 e il 2023 ha visto per la prima volta superare la soglia di 1.5°C dell’Accordo di Parigi sul clima.

L’ondata di caldo precoce fu significativa per quei tempi, ma nettamente inferiore alle recenti incursioni calde di aprile 2024. Nelle due ondate calde del 5-7 aprile 2024 e del 13-15 aprile, l’isoterma +15°C si era portata a nord delle Alpi, con picchi anche di +18°C.

Insomma, il caldo aprile e in genere primavera del 1945 in Italia fu un fenomeno momentaneo e locale che non smentisce il riscaldamento globale attuale.